Covid Bologna, ricoverato un bimbo di 4 mesi

Sandri (Ausl): "Per lui una speciale assistenza ventilatoria con ossigeno, il primo caso alla Pediatria del Maggiore. Ora dimesso"

Fabrizio Sandri, 65 anni, è il direttore del Dipartimento materno infantile dell’Ausl

Fabrizio Sandri, 65 anni, è il direttore del Dipartimento materno infantile dell’Ausl

Bologna, 22 dicembre 2021 - Il Covid contagia anche i bambini, sebbene finora non decollino le prenotazioni per la vaccinazione.

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Ma quanti piccoli finiscono in ospedale? "Non molti, fortunatamente. Al Maggiore la scorsa settimana è stato ricoverato un bimbo di 4 mesi arrivato in ospedale con difficoltà respiratoria e risultato positivo al tampone, come la sua mamma", risponde Fabrizio Sandri, direttore del Dipartimento materno infantile dell’Ausl. Adesso come sta? "Dopo quattro giorni in Pediatria, di cui i primi due sottoposto ad assistenza ventilatoria con Cpap ed ossigeno, è stato dimesso". Era la prima volta che la Cpap veniva utilizzata su un bimbo così piccolo colpito dal Covid? "Alla Pediatria del Maggiore sì. La Cpap fatta per via nasale, o con le nasocannule o con le mascherine nasali viene correntemente utilizzata in Neonatologia, recentemente l’abbiamo introdotta anche nel reparto di Pediatria grazie all’acquisizione di nuove apparecchiature". Per quali altre malattie ricorrete a questa metodica? "La usiamo quando ci troviamo di fronte a insufficienza respiratoria, in particolare quando vengono diagnosticate infezioni come le bronchioliti". Quindi al momento si sente maggiore bisogno di questo trattamento? "È così. Ed è sufficiente fare un confronto con i numeri. Dal primo settembre a lunedì scorso, al Maggiore sono stati ricoverati per bronchiolite 112 bambini piccoli, prevalentemente nei primi tre mesi di vita, in tutto il 2020 erano stati 53 e questo si spiega con il lo ckdown, mentre com plessivamente nel 2019 avevamo registrato 92 ricoveri". Teme un aumento dei ricoveri durante le feste di Natale? "Spero di no, ma certamente per i bambini così piccoli il rischio di infezioni respiratorie è direttamente proporzionale a quante persone sono presenti attorno a loro. Quindi consiglio ai genitori che hanno neonati o figli di pochi mesi di evitare luoghi affollati o occasioni di contatto con tante persone". Lei è nonno, i suoi nipoti sono vaccinati? "Certo. Il più grande ha 14 anni e ha già fatto due dosi in estate, la piccola di 9 anni si è sottoposta venerdì scorso alla prima somministrazione. Mi dispiace che le prenotazioni per la fascia d’età che va dai 5 agli 11 anni procedano a rilento, perché la vaccinazione non solo ha un valore di protezione per la persona, sappiamo quanto il virus stia circolando in ambito pediatrico, ma anche un valore sociale, dal momento che riduce la diffusione del Covid e quindi ci si contagia meno". Che cosa pensa del dibattito nato attorno al Super Green pass nelle scuole? "Sono un medico e queste scelte non competono a me, ma alla politica. Tuttavia, essendo un forte sostenitore della vaccinazione, credo che chi si è sottoposto alla profilassi debba avere qualche riconoscimento, come una maggiore facilità di movimento".  

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