
Quasi cinquemila vite si sono spente. E quasi cinquemila lumini, sotto gli archi che portano a San Luca, si sono accesi. Una cifra vertiginosa, che conta e ricorda le vittime bolognesi del Coronavirus, in occasione della giornata nazionale a loro dedicata, per non dimenticare "una tragedia e un dolore collettivo". Sotto al porticato, le targhette che riportano i nomi delle vittime bolognesi sono state disposte lungo il percorso, quasi ad accompagnare la camminata di chi, nella giornata di ieri, ha deciso di raggiungere la Basilica grazie all’iniziativa ‘Vieni, camminiamo insieme per fare memoria’ organizzata dal Comitato di Bologna della Croce Rossa Italiana e altre 19 associazioni. Vicino alla chiesa c’è il nome di Maria, la cui vita è stata spezzata dal Covid-19, ma anche quello di Armando, di Antonio o di Mirella, con a fianco il loro anno di nascita: tutti cittadini – per l’esattezza 4.488 – che la comunità, in un momento di preghiera collettiva, ha voluto ricordare fin dalle prime ore della mattina. Alle 18, quando il sole iniziava a tramontare, si sono parallelamente accesi i ricordi. E le testimonianze dei presenti – dai parenti agli operatori sanitari, fino ai rappresentanti della società civile e delle diverse confessioni religiose – hanno così ripercorso alcuni dei momenti più dolorosi della pandemia. "Oggi qui ricordiamo le nostre mamme, papà, zii, cugini che ci hanno lasciato. Anche se loro, in realtà, non se ne sono mai andati: sono soltanto passati nella stanza accanto" spiega, con voce spezzata dalla commozione, la parente di una vittima citando la poesia di Henry Scott Holland. "Ricordo quando, a febbraio 2020, ci hanno comunicato che sarebbero arrivati i primi pazienti da Piacenza – ricorda un infermiere del Sant’Orsola – eravamo preparati, ma al loro arrivo ci siamo sentiti impotenti. Solo una grande fratellanza tra medici, infermieri e operatori sanitari ci ha consentito di attraversare un’esperienza di tale portata. Ciò che ci toccava di più è che questi pazienti non potevano avere accanto nessun familiare in un momento di così grande dolore, ma noi abbiamo fatto di tutto per non farli mai sentire soli". E mentre il cielo si scuriva, le 4.488 luci, accanto alla basilica, hanno continuato a risplendere.
Giorgia De Cupertinis