Covid Bologna, oltre 110mila guariti in due anni

I nuovi contagiati sono 3.105. Calo dei ricoveri: negli ospedali trenta malati in meno. Sei vittime, tra loro un uomo di 58 anni non vaccinato

Bologna, 26 gennaio 2022 - La pandemia ha tante prospettive da cui può essere vista: in due anni sono guarite oltre 111mila persone nel nostro territorio e attualmente sono in isolamento più di 40mila, questo era il dato alla fine della scorsa settimana, mentre le persone che purtroppo non ce l’hanno fatta sono state 3.271.

L'aggiornamento Covid, il bollettino dell'Emilia Romagna

L’ANDAMENTO

Una buona notizia arriva dai nuovi contagiati : da 3.786 del giorno precedente, ieri i casi sono scesi a 3.105. Sembra, quindi, che la discesa sia iniziata, o almeno, si conferma la fase di plateau. Gli esperti, in questo periodo, preferiscono affidarsi al confronto settimanale. Tra i nuovi positivi, 1.316 hanno effettuato il tampone per presenza di sintomi, mentre per 1.789 sono in corso le indagini epidemiologiche. Tutti i contagiati vengono classificati come sporadici.

I RICOVERI

Nella rete ospedaliera ieri erano assistite 608 persone, mentre il giorno prima i ricoverati erano 636. "Speriamo che questo dato sia di buon auspicio e, con le dovute cautele, si possa pensare a riconvertire qualche letto la prossima settimana con progressiva riapertura degli spazi chirurgici sospesi", osserva Giuliana Fabbri, direttore del Presidio unico ospedaliero dell’Ausl. Nel bollettino della Regione si registrano 34 malati nelle terapie intensive, uno in meno.

ALTRE SEI VITTIME

Un uomo di 58 anni è morto nella terapia intensiva del Sant’Orsola: risulterebbe non vaccinato e senza altre malattie apparenti. Non ce l’ha fatta anche una donna, ricoverata al Policlinico: era vaccinata e con altre patologie. Le altre vittime sono un’anziana di 93 anni e altri tre uomini dai 79 ai 93 anni.

I VACCINATI

Fino a lunedì sono state 792.519 le prime vaccinazioni e 745.275 le seconde, alle quali si aggiungono 471.512 terze dosi. In tutto 2.009.306 dosi somministrate.

LE LISTE D’ATTESA

La Regione e le Aziende sanitarie lavorano alla riduzione delle liste d’attesa, piano atteso da tempo: ieri c’è stato il confronto tra i direttori generali e Raffaele Donini, assessore regionale alle Politiche per la salute. Si punta a predisporre una programmazione che preveda lo svolgimento di un maggior numero di interventi e lo smaltimento delle prestazioni specialistiche.

Solo nel nostro territorio alla data del 6 dicembre erano prenotate, ma non ancora eseguite, circa 94mila prestazioni, mentre lo scorso giugno erano 4mila, tra Ausl, Sant’Orsola e Rizzoli, gli interventi in attesa di classe B, con tempi che prevedono il ricovero entro 60 giorni.

LO SCIOPERO

Venerdì Nursind (sindacato professioni infermieristiche) e Usb Pi Sanità (Unione sindacale di base pubblico impiego) hanno proclamato uno sciopero generale nazionale di 24 ore. Per l’Ausl, lo sciopero interessa gli operatori del comparto.

L’Azienda assicura i livelli minimi di attività e verranno garantite, tra l’altro, le attività correlate all’emergenza Covid (vaccinazioni, tamponi e tracing) e, oltre all’assistenza non differibile e alle urgenze, saranno garantite attività essenziali nei Dipartimenti di emergenza, salute mentale e dipendenze patologiche, materno-infantile, chirurgico, oncologico, cure primarie, sanità pubblica e servizi (dialisi, diagnostica per immagini, Lum).

red. cro.  

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