Bologna, 28 novembre 2020 - Gli infermieri riempiono armadi e scaffali di farmaci, gli operai fanno gli ultimi controlli e mentre i lavori fervono arriva anche Chiara Gibertoni. Il sopralluogo del direttore generale del Sant’Orsola nel padiglione 25 porta un po’ di serenità: lunedì saranno attivati gli ultimi 19 letti e poi il mini-ospedale dedicato al Covid dentro al grande Policlinico sarà completato.
Ospedali, previsioni e fasce d'età colpite Quando otto mesi fa era entrato il primo malato pensava di arrivare a questo punto? "Dal 4 marzo abbiamo realizzato un’impresa che sembrava quasi irrealizzabile: 105 letti nuovi in un padiglione dismesso dal 2015. Un lavoro svolto giorno e notte e ringrazio tutti quelli che vi hanno partecipato. Lunedì apriremo gli ultimi 6 posti di terapia semintensiva e 13 di degenza ordinaria, dotati di ventilazione non invasiva", risponde Gibertoni. Una suddivisione dei letti per gravità? "Sono 24 di terapia intensiva, tra cui i 14 dell’Hub nazionale, 11 di semintensiva, 58 di degenza ordinaria e 12 di terapia intensiva utilizzabili in caso di emergenza. Al momento 74 sono occupati". Quali sono le caratteristiche del nuovo reparto? "È molto avanzato, con una gestione mista con rianimatori, internisti, cardiologi e pneumologi. Claudio Borghi segue la parte internistica, Andrea Zanoni la sub intensiva. Con questa ulteriore apertura, e il resto della squadra, Luciano Attard per gli infettivologi e Daniela Di Luca per l’altra terapia intensiva, si completa il modello ’area critica’, un sistema organizzato per erogare le cure necessarie a pazienti in condizioni di diversa criticità".
Quanto è costato rimettere a nuovo il padiglione 25? "Gli investimenti ammontano a 5,5 milioni, di cui 2,2 milioni da una donazione Unipol e 500mila da altre donazioni specifiche per le attrezzature Covid, un milione e 800mila euro tra Regione e ministero della Salute e un milione dal nostro bilancio". Quanti sono i malati Covid? "Circa 200, ne abbiamo anche nei padiglioni 5, 2 e 15". Adesso potranno essere tutti concentrati al padiglione 25? "Non ancora. Oggi abbiamo registrato 15 ricoveri, il giorno prima 25. Certo, iniziano ad aumentare le dimissioni e poi con altri letti in più a Villa Erbosa sentiamo meno la pressione. Ma non siamo fuori dall’emergenza e vedo che il personale è stanco, per questo abbiamo aperti vari canali di assunzioni". Secondo Marco Lisei, capogruppo di FdI in Regione, demolire il padiglione 12 per creare una nuova struttura è «un inutile spreco di risorse pubbliche». Per lei? "Rispondo che lì nascerà la Torre delle Medicine, uno dei progetti resi necessari dalle nuove misure di sicurezza anti-contagio". Come vi preparate alle vaccinazioni anti-Covid? "Con 5mila dipendenti ci siamo candidati a diventare una sede di vaccinazione per il prodotto Pfizer-Biontech". Per la sperimentazione del siero Oxford-AstraZeneca ci saranno conseguenze in seguito all’annuncio della necessità di ’uno studio supplementare’? "Aspettoinformazioni da Pierluigi Viale che a sua volte attende indicazioni dallo Spallanzani di Roma". Come procede lo screening con i tamponi rapidi sugli operatori? "Bene, ne abbiamo fatti mille lo scorso fine settimana al padiglione 5 e i referti positivi sono stati una decina". Ha scelto il nuovo direttore sanitario? "Sto valutando. Vorrei una persona con un grande entusiasmo per seguire l’Irccs. E con una grande voglia di lavorare".Per ricevere le notizie selezionate dalla redazione in modo semplice e sicuro