Covid Bologna, allarme Ausl: "Mille ricoverati sono numeri mai visti"

Il direttore generale Bordon non nasconde la preoccupazione per la situazione contagi e l'aggravarsi dell'andamento pandemico

Paolo Bordon

Paolo Bordon

Bologna, 5 marzo 2021 - Preoccupa non poco la situazione contagi e ricoveri del Bolognese. Che nonostante la zona rossa, non accenna a migliorare, almeno per il momento. "In questo momento abbiamo molti casi di malattia in corso, circa 8.500 persone che sono seguite a domicilio, ma poco meno di mille sono nei nostri ospedali, che è un numero impressionante, mai visto prima, e quello che ci spaventa è la velocità di diffusione del contagio che è aumentata quasi del 50% rispetto a prima". Lo ha detto il direttore generale dell'Ausl di Bologna, Paolo Bordon, nel corso di un'intervista all'emittente locale Etv. 

Nei giorni scorsi il professor Stefano Nava, direttore della struttura complessa di Pneumologia e terapia intensiva respiratoria dell'Ospedale Sant'Orsola-Malpighi di Bologna ha paragonato l'attuale situazione del capoluogo emiliano a quella di Bergamo durante la prima ondata.

Secondo il direttore dell'Ausl bolognese, Paolo Bordon, tuttavia "il paragone con Bergamo" non regge, almeno "per quanto riguarda i decessi: Bergamo è stata tragicamente segnata da una fase molto importante - ha detto nel corso di una intervista all'emittente Etv - Noi speriamo di non vedere quella fase. E' vero che persone molto anziane, in questo momento, sono meno presenti nella nostra rete rispetto alle altre ondate - ha aggiunto - adesso abbiamo una tipologia di pazienti diversi, più giovani, che probabilmente avranno un decorso leggermente più lungo rispetto a prima, questo ci dicono i nostri clinici". Il paragone con Bergamo, ha concluso Bordon, "può essere per la violenza, l'impatto e la diffusione del virus, così massiccia e così presente, che veramente ha sorpreso anche i nostri clinici più esperti".

 

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