Covid e scuole superiori a Bologna: prove tecniche di riapertura

Giovedì incontro fra presidi, Regione e Metropoli in vista di gennaio. Ugolini (Malpighi): "Proviamo ad anticipare già a dicembre"

Gli striscioni davanti alle elementari Acri nella giornata dei diritti dell’Infanzia

Gli striscioni davanti alle elementari Acri nella giornata dei diritti dell’Infanzia

Bologna, 22 novembre 2020 - Nulla di ufficiale, ma qualcosa si muove. Giusto per essere pronti nel caso in cui dopo l’Epifania la campanella dovesse suonare richiamando in classe gli studenti delle superiori, ora confinati a casa e incollati ai computer per la didattica a distanza. Rientro: curva epidemiologica permettendo. Mercoledì, viale Aldo Moro ha chiamato a rapporto le Province in un incontro con i due assessori ai Trasporti e alla Scuola, Andrea Corsini e Paola Salomoni, oltre al direttore generale dell’Ufficio scolastico regionale, Stefano Versari.

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Tema: l’eventuale ritorno in classe a gennaio. Così da arrivarci preparati soprattutto sul fronte caldissimo dei trasporti. Il tetto del carico al 50% impone altri autobus per far arrivare tutti in classe. Ecco perché la Regione ha chiesto alle Province di inviare, entro il 9 dicembre, il fabbisogno di corse che poi sarà spedito a Roma. Da qui, un meet con i presidi bolognesi il passo è breve. Giovedì, infatti, la Città metropolitana li ha convocati per farsi mandare gli orari di ingresso nel caso in cui i ragazzi dovessero tornare a varcare i portoni. Nel frattempo, i presidi delle superiori incrociano le dita e sperano di rivedere quanto prima gli studenti. "Aspettiamo solo che qualcuno ci dica quando, noi siamo prontissimi", ammettono.

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