REDAZIONE BOLOGNA

Covid, tamponi di nuova generazione. Test molecolari in 30 minuti: “Fondamentali per nuove pandemie”

Il progetto ‘Eclipse’, coordinato dall’Unibo, sarà presentato a BolognaFiere. Focus su bio e nano tecnologie, il professore Prodi: “Uniamo la rapidità dei dispositivi portatili alle garanzie delle analisi più approfondite”

I risultati del progetto 'Eclipse' saranno presentati a R2B 2025, il salone internazionale della ricerca industriale e delle competenze per l’innovazione

I risultati del progetto 'Eclipse' saranno presentati a R2B 2025, il salone internazionale della ricerca industriale e delle competenze per l’innovazione

Bologna, 23 giugno 2025 – Sono portatili, economici, facili da usare e accessibili, ma soprattutto rapidi. E con un’efficacia paragonabile a quella dei tamponi molecolari utilizzati durante la pandemia. Sono i test di nuova generazione di ‘Eclipse’, progetto coordinato dall’Università di Bologna, che sarà presentato a BolognaFiere il 25 e il 26 giugno a ‘R2B 2025 – il Salone internazionale della ricerca industriale e delle competenze per l’innovazione’. I primi risultati registrati da un consorzio interdisciplinare di eccellenza coordinato dal professor Luca Prodi del Dipartimento di Chimica "Giacomo Ciamician" dell’Alma Mater puntano a rivoluzionare la diagnostica delle infezioni.

Un sistema definito “game changer” dagli esperti, ovvero una tecnologia in grado di rivoluzionare completamente il gioco e la diagnostica, sulla base dell’esperienza della pandemia da Coronavirus e in preparazione a eventuali, future emergenze sanitarie.

Nuovi tamponi rapidi, ecco come funzionano

L’obiettivo di Eclipse (ECL-based Infectious Pathogen (bio)Sensor), finanziato tramite il programma Horizon Europe – EIC Pathfinder Open a partire dal 2022, è appunto sviluppare tamponi portatili e accessibili con una sensibilità paragonabile a quella dei molecolari (RT-PCR), grazie all’utilizzo di bio-nano tecnologie, che consentono di rilevare virus come il Sars-CoV-2 (ma non solo) e altri batteri in circa 30 minuti

Alla base della ricerca anche le potenzialità dell'elettrochemiluminescenza (ECL), meccanismo che ha oggi un ruolo di primo piano nello sviluppo di test ad elevata sensibilità, grazie alla sua capacità di "accedendere" i patogeni da trovare come fossero lampadine. 

Dispositivi che, come detto, uniscono l’accessibilità dei tamponi rapidi alle garanzie dei test molecolari, per cui era necessario recarsi in ambulatorio o aspettare comunque diverse ore.

I risultati del progetto Eclipse dell’Università di Bologna

“Il progetto ha risposto finora alle attese con cui era stato concepito – spiega il professore Prodi –: la messa a punto di dispositivi diagnostici in grado di rilevare gli agenti patogeni, sia batteri, sia virus, sia parassiti, che abbinino l’alta sensibilità tipica dei tamponi molecolari alla semplicità d’uso, alla portabilità e al basso costo tipici dei test rapidi”, afferma il professor Prodi.

Fra i risultati raggiunti, che hanno portato alla presentazione di diverse domande di brevetto: biostrutture innovative in grado di ridurre i falsi positivi e negativi; nano e bio strutture capaci di amplificare il segnale fino a cento volte rispetto agli standard diagnostici attuali, permettendo di ridurre anche in questo caso i falsi negativi e di ottenere sistemi più robusti e meno costosi; materiali innovativi che consentono la produzione di dispositivi più efficienti.

“L’impiego di una tecnologia di questo tipo è fondamentale non solo per il contenimento di future pandemie – prosegue Prodi –, ma anche per combattere le infezioni che ogni anno, nei paesi meno sviluppati, causano milioni di morti. Le scoperte di Eclipse possono inoltre essere impiegate per altre esigenze diagnostiche e terapeutiche, per esempio nei tumori e nelle malattie neurodegenerative”. 

Il progetto vede collaborare i Dipartimenti di Chimica “Giacomo Ciamician”, di Farmacia e Biotecnologie, di Scienze Mediche e Chirurgiche dell’Alma Mater, l’IRCCS AOUBO, l’Istituto Mario Negri, le Università di Milano e Messina, il Karlsruher Institut für Technologie, Meta e Personal Genomics Srl.