Covid Bologna, la terza ondata è la peggiore: 1230 ricoverati

E sono 220 i pazienti in area critica. Nella seconda ondata, che in città era più grave della prima, il massimo dei ricoverati era stato di 818. Il piano per i posti letto, accordo con i privati. C'è anche Villa Toniolo

Covid, il reparto di terapia intensiva dell'Ospedale Maggiore di Bologna

Covid, il reparto di terapia intensiva dell'Ospedale Maggiore di Bologna

Bologna, 13 marzo 2021 - "Dalla pandemia, e da questa durissima terza ondata, se ne esce insieme", inizia così la nota congiunta di Chiara Gibertoni (Azienda Ospedaliero Univeristaria di Bologna), Paolo Bordon (Azienda USL di Bologna) e Anselmo Campagna, (Istituto Ortopedico Rizzoli di Bologna) sull'emergenza Covid e la pressione sugli ospedali della città. 

"La pressione della pandemia a Bologna in questo momento è assolutamente straordinaria", recita il comunicato. Sono ricoverati 1230 pazienti di cui 220 in area critica. Durante la seconda ondata, che a Bologna era stata più grave della prima, il massimo dei ricoverati era stato di 818 di cui 115 in area critica.

Le strutture private bolognesi stanno contribuendo con 544 posti letto, di cui 19 di area critica. Fra sabato e domenica la disponibilità crescerà di ulteriori 30. E nel corso della prossima settimana crescerà ulteriormente.

In sostanza, le aziende sanitarie hanno utilizzato l’accordo con le strutture private per la collaborazione Covid-19 previsto dalla delibera di Giunta regionale 344/2020 sottoscritto un anno fa, quasi la metà dei ricoveri Covid ha trovato assistenza nelle strutture private. 

image
image

La USL di Bologna aveva anche provveduto il primo di marzo scorso a dare indicazioni di interruzione dell’attività programmata del privato accreditato. "Questa modalità collaborativa è stata avviata nella nostra regione un anno fa e ha permesso di usare tutte le disponibilità della rete ospedaliera regionale, pubblica e privata, per affrontare la pandemia", specificano.

Lo scorso giovedì, nel corso di un incontro della regione con le aziende sanitarie bolognesi, è emersa la necessità di assumere misure che forzassero le realtà private che non avevano dato la disponibilità necessaria, e ne sono seguite con immediatezza due note regionali ad hoc che hanno chiarito che le attività programmate delle strutture private accreditate e non accreditate erano interrotte, che le strutture dovevano mettersi a disposizione delle strutture pubbliche sia per svolgere attività Covid, sia per svolgere attività programmata che le strutture pubbliche non riuscivano a svolgere.

Ed era già stata data l’indicazione da parte della Regione alle aziende sanitarie di interrompere le attività programmate procrastinabili in tutta la regione, garantendo chiaramente le attività chirurgiche su pazienti oncologici e prevedendo che venisse interrotta tutta l’attività di ricovero in libera professione.

E, a tutt’oggi, nessuna attività chirurgica neoplastica con carattere di urgenza risulta essere stata interrotta. Unicamente al Sant'Orsola, alcuni pazienti previsti per questa settimana verranno operati nella settimana entrante.

La riprogrammazione dell’attività della prossima settimana beneficerà anche della disponibilità delle altre strutture private non accreditate come Villa Toniolo.

Intanto - fanno sapere - continua il lavoro sulla rete ospedaliera bolognese che dura da settimane, nella piena consapevolezza che la situazione è straordinariamente difficile, ben oltre le proiezioni dell’università di Bologna che ci dava fuori dal tunnel mercoledì scorso.

"Le Aziende pubbliche bolognesi stanno già da tempo collaborando, affittando spazi e sedute operatorie agite con i propri chirurghi specialisti, con tutte le strutture accreditate AIOP, Villa Alba e Villa Toniolo proprio per mantenere attiva l’attività chirurgica specialista e l’abbattimento liste di attesa".

Proprio questa collaborazione ha consentito durante la scorsa estate il recupero delle prestazioni arretrate a seguito della prima ondata Covid e la gestione della seconda ondata con una decurtazione di un terzo delle attività programmate.

"Il nostro grazie va a tutti coloro, che con grande generosità e responsabilità, stanno facendo un lavoro straordinario negli ospedali e nelle strutture sanitarie: medici, infermieri, operatori sanitari e sociosanitari", dicono Gibertoni, Bordon e Campagna.

Bollettino Covid: i numeri di oggi a Bologna

Bologna resta ancora la provincia con più contagi dell'Emilia Romagna, dopo il record di ieri (1015 nuovi positivi), il bollettino di oggi riporta 762 nuovi casi. I decessi sono 8, tutti uomini, di 89, 69, 87, 75, 98, 59, 83 e 86 anni.

è arrivato su WhatsApp

Per ricevere le notizie selezionate dalla redazione in modo semplice e sicuro