Covid Bologna e tracciamento: "Patto con i sindaci per la caccia al virus"

Il direttore generale dell’Ausl Paolo Bordon: "Inchieste epidemiologiche in ogni distretto del territorio. Vaccino anti-Covid: i frigo sono pronti"

Paolo Bordon, 57 anni, è al vertice dell’Ausl dalla scorsa estate

Paolo Bordon, 57 anni, è al vertice dell’Ausl dalla scorsa estate

Bologna, 21 novembre 2020 - Un nuovo modello di tracciamento dei positivi con l’aiuto dei sindaci del territorio, un frigorifero già acquistato per stoccare le fiale di vaccino anti Covid attesi a gennaio, il debutto del laboratorio al Maggiore per refertare ’in casa’ i tamponi molecolari, la Covid Cra per accentrare i pazienti. E la speranza, che per Paolo Bordon viaggia quasi sul filo della convinzione, di aver raggiunto il picco di questa seconda ondata pandemica.  

Nuova ordinanza Emilia Romagna: quali novità dal 21 novembre. Scadenza anticipata - Zone: l'Emilia Romagna sempre arancione e il Veneto resta giallo

Sugli oltre 500 nuovi contagi registrati nel bollettino, per 189 positivi l’indagine epidemiologica è ancora in corso. Il contact tracing resta una criticità? "Il nostro obiettivo è arrivare a soddisfare in giornata tutte le inchieste epidemiologiche. Puntiamo al 100 per cento", risponde il direttore generale dell’Ausl. Come farete? "Stiamo mettendo a punto, con il direttore sanitario Lorenzo Roti, un nuovo modello organizzativo con i sindaci della provincia. Vogliamo essere più vicini ai bisogni dei cittadini con uno scambio veloce di informazioni".

Vaccino Coronavirus: in Emilia Romagna individuati i superfrigo  

Cambierà il sistema delle inchieste epidemiologiche? "Sì, non saranno più tutte accentrate dal Dipartimento di sanità pubblica, che così in città sarà alleggerito. In ognuno dei sei distretti il nostro personale, insieme al Dipartimento di cure primarie, lavorerà al contact tracing anche grazie alle segnalazioni che arriveranno dai Comuni. Nei piccoli centri, si sa subito chi sta male. Il modello, che stiamo per definire dopo una serie di riunioni con i sindaci, nasce dall’idea di Sandra Mondini, direttore del distretto dell’Appennino. A noi resterà la regia, ma non possiamo far muovere, per esempio, una persona da Monghidoro a Bologna". Al nuovo modello parteciperanno anche i medici di famiglia? "Sì, grazie all’accordo con la Regione, sia loro sia i pediatri potranno fare direttamente i tamponi rapidi e, se non ci sono le condizioni, verranno nelle nostre Case della salute". Il cambiamento coinvolgerà anche le scuole? "Sì. Da lunedì il personale scolastico potrà segnalare in un apposito portale gli eventuali positivi, anche se i contagi nelle scuole sono bassi, arrivano al 7%. E la stessa cosa si potrà realizzare per altre realtà, come le Cra, le Case residenza anziani, dove registriamo quattro o cinque focolai, ma non gravi. E dalla prima settimana di dicembre sarà attiva anche la Covid Cra, in cui accentrare, quando necessario, i positivi: il bando è stato vinto dalla Cra Sant’Anna. Noi ci occuperemo del coordinamento infermieristico e stiamo reclutando personale". Anche tra il personale degli ospedali ci sono focolai? "Ne abbiamo alcuni tra i giovani, ma lo screening è sistematico e la situazione è sotto controllo. Comunque, stiamo cercando medici di medicina interna, pneumologi, anestesisti e soprattutto infermieri".

Sta sta preparando l’organizzazione delle vaccinazioni anti-Covid? "Certo. Noi direttori generali abbiamo avuto un incontro con la Regione in cui è stato fatto il censimento dei frigoriferi, i congelatori particolari che permettono di stoccare le scorte fino a meno 80 gradi. Il commissario Domenico Arcuri ha già garantito che a gennaio una certa quantità arriverà anche in Emilia-Romagna e quindi dobbiamo essere pronti". Dovrà acquistare dei frigoriferi speciali? "Uno lo abbiamo già ordinato ed è anche arrivato. Siamo a posto così, perché con le stesse tipologie ne abbiamo altri trenta. Certamente non sono vuoti, bisognerà ridistribuire i contenuti. E poi ci sono anche delle borse frigo che consentono di conservare il vaccino per 15 giorni". Progetti sulle modalità di vaccinazione? "Aspettiamo la scheda del prodotto, per il momento sappiamo che una fiala conterrà cinque dosi. E probabilmente occorreranno dei richiami. Avremo di fronte mesi di vaccinazioni. Speriamo che escano anche prodotti con altre modalità". Chi inizierete a vaccinare? Gli operatori sanitari e poi gli ospiti e gli operatori delle Cra. Solo dopo passeremo ai cittadini, partendo dai più anziani. Ma questa gestione è ancora da definire". In alcune città stanno iniziando screening di massa. Sono previsti anche da noi? "No. Non siamo nelle condizioni di altre aree, penso, per esempio, a Bolzano. Il nostro Rt, indice di trasmissione del virus, nell’area metropolitana sta scendendo e attualmente è a 1,1. Il picco dovrebbe essere stato raggiunto, ma fino a che non scenderà sotto 1 i casi non diminuiranno. Penso che questo dovrebbe avvenire la prossima settimana o all’inizio di dicembre". Come vanno i ricoveri? "Con 500 nuovi positivi al giorno, ormai l’esperienza ci insegna che il 5% di queste persone andrà in ospedale, quindi avremo ancora per un po’ 25 ingressi ogni giorno. Le scorse settimane avevamo superato questa quota e soprattutto non c’era equilibrio con le dimissioni. Invece, mercoledì eravamo a saldo zero. Oggi, invece, siamo risaliti a più dieci". Un indicatore che la preoccupa? "No, perché al momento – Bordon controlla i dati in tempo reale – abbiamo 760 ricoveri tra le strutture dell’Ausl, il Sant’Orsola e il privato accreditato, che ci ha fornito 330 letti. Ma la nostra disponibilità è di 860 posti, quindi ne abbiamo ancora cento. E nei Covid hotel ospitiamo 100 persone su un’offerta di 220. Se i numeri non aumenteranno, potremo riuscire a passare questa fase della pandemia. Altrimenti, dovremo riconvertire alcune attività. Ora la chirurgia è al 75% e la specialistica ambulatoriale è al 100%". Sono ancora lunghi i tempi per prenotare i tamponi di guarigione? "Si sono ridotti a un giorno: da ieri abbiamo un nostro laboratorio sierologico al Lum del Maggiore, dove vengono refertati 1.500 tamponi al giorno, tra cui quelli eseguiti all’Unipol Arena".  

è arrivato su WhatsApp

Per ricevere le notizie selezionate dalla redazione in modo semplice e sicuro