Crac Les Copains, l’azienda non si oppone

Nessun muro da Super srl, che detiene il marchio, all’istanza di fallimento. I dipendenti nel limbo sono in attesa di una decisione del giudice

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di Francesco Zuppiroli

È un giorno simbolico, come la festa della donna, quello in cui si è svolta ieri in tribunale l’udienza di istruttoria prefallimentare per la Super Srl, società della famiglia Zambelli che detiene la proprietà dello storico marchio di abbigliamento Les Copains. Un marchio già finito al centro della bufera a metà febbraio, quando si era aperta la messa in stato di liquidazione e quindi, il 23 febbraio, con la presentazione da parte dei lavoratori, tramite i legali della Filctem-Cgil, dell’istanza di fallimento al tribunale. E ieri, proprio nel giorno della festa della donna, per un marchio come Les Copains, sotto la cui egida lavorano in gran parte donne sui 35 dipendenti rimasti, l’azienda che possiede il marchio, Super Srl, a quell’istanza di fallimento non si è opposta. Il giudice ha ascoltato i rappresentanti legali delle lavoratrici di Les Copains, che hanno spiegato le ragioni dell’istanza di fallimento presentata, nella speranza di salvare l’attività dello storico marchio. Il giudice si è poi comunque riservato di pronunciarsi sull’istanza e nei prossimi giorni "arriverà una decisione in merito", rende noto Antonio Monachetti, avvocato della Filctem-Cgil, che assieme alle colleghe Sabrina Pittarello e Mara Congeduti rappresenta "oltre la metà delle lavoratrici per Les Copains".

Secondo il legale si è di fronte a "una situazione molto liquida, che potrebbe cambiare di giorno in giorno. Per questo c’è grande attenzione da parte di tutti i coinvolti. Il primo passo – continua l’avvocato Monachetti – è capire se il giudice propenderà per il fallimento oppure no. Secondo noi le condizioni per andare in questa direzione ci sono eccome. Seguirà eventualmente la nomina del curatore fallimentare e poi le valutazioni del caso su come salvare l’occupazione, ossia tutelare quei 35 dipendenti che sono rimasti".

Una situazione quella innescata dalla deposizione dell’istanza di fallimento della società a cui anche nell’aula del tribunale la proprietà di Super Srl non si è opposta, con l’amministratore delegato Rodolfo Zambelli, rappresentato dall’avvocato Marco Dori, che si è limitato al termine dell’udienza a ribadire come "non ci siamo opposti all’istanza di fallimento e personalmente mi sento di dire solo che questo sia un giorno molto amaro per me. Visto l’impegno personale oltre che economico che questa avventura ha significato negli ultimi due anni e mezzo, caratterizzati da condizioni di mercato imprevedibili e senza eguali".

In attesa delle decisioni del tribunale, "continuamo a lottare perchè non scompaia un marchio e un’azienda che attiva un importante indotto di professionalità – commenta invece la Filctem-Cgil –. Le elevate professionalità di Les Copains, nella quasi totalità femminili, devono essere preservate". In tribunale per assistere all’udienza si è recata anche Federica Mazzoni, segretario provinciale del Pd, che sul proprio profilo ha specificato: "Qui (in Les Copains, ndr) le lavoratrici hanno competenze ed esperienza che non possiamo correre il rischio di disperdere e perdere". E in tal senso "il tavolo metropolitano di salvaguardia – spiega Sergio Lo Giudice, capo di gabinetto metropolitano e delegato al Lavoro – verrà convocato dopo la pronuncia del tribunale per la salvaguardia produttiva ed occupazionale. Confermiamo la disponibilità di Insieme per il Lavoro per supportare le lavoratrici ed i lavoratori in questa fase".

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