
Cesare incanta lo stadio: "Voglio portarvi con me nei luoghi dove sono stato". Poi ripercorre 26 anni di carriera: dai successi dei Lùnapop alle ultime hit. .
Ci sono Cesare Cremonini e Luca Carboni che cantano San Luca ai piedi del santuario dove si va a chiedere e ringraziare. C’è un Dall’Ara da cui si leva una voce sola, come avviene la domenica ogni volta che il Bologna vince ed esplode Poetica. Ci sono gli inni generazionali 50 Special e Un giorno migliore. Ci sono viaggi lontanissimi, fino all’Alaska, mondi selvaggi ricreati su un palco gigantesco, fra giochi di luce, pianoforti ’ghiacciati’ e aurore boreali stampate anche su una moto del team VR46, pronta per il Mugello, a suggellare l’amicizia con Valentino Rossi.
"Bologna mi sei mancata tutti i giorni fino ad arrivare fino a qua – le prime parole di Cesare –. Vi prego questa notte abbracciatemi, voglio portarvi con me nei posti in cui sono stato. Tutto quello che ho vissuto sono diventate canzoni. È incredibile quello si possa fare con l’amore. Bologna abbracciami".
Ci sono famiglie, gruppi di amiche che cantano già in via Saragozza, giovani che erano bambini quando esplose il fenomeno Lùnapop. E dunque non è ’solo’ un concerto che ripercorre 26 anni di carriera (il bis stasera, 77mila i presenti nelle date) quello di Cesare nella sua città, "dove sono nate tutte le canzoni che ho scritto– ha detto giorni fa – in un tempio emotivo come il Dall’Ara".
E allora non si può che partire da Alaska Baby, con tanto di fuochi d’artificio, brano che dà il nome all’album uscito nel 2024 e diventato tour da tutto esaurito negli stadi. Uno show imponente, in un vortice di luci, ballerini e performer. Ghiaccio e fuoco. Chitarra, pianoforte (toccante la dedica a mamma Carla "che mi ha fatto innamorare di questo strumento"), ma anche la fisarmonica per Figlio di un re e la band storica alle spalle. Ma prima, in scaletta, tante stelle polari, in un ritorno al futuro e al passato continui.
Dalla sempre emozionante PadreMadre (era il 2002!), alla Ragazza del futuro del penultimo disco, fino a Ora che non ho più te a La nuova stella di Broadway. Dal nuovo album anche Un’alba in rosa e Acrobati – con coerografie frozen ad hoc – e Ragazze facili. E poi le Aurore Boreali cantate nell’album con Elisa, ma anche Mondo e Grey Goose, fino a Marmellata#25. Ma prima il momento di emozione con Luca Carboni, al suo primo ritorno sul palco in città, attesissimo per il duetto in San Luca. "Capita anche a te/ Di continuare ad aspettare i suoi miracoli/ Io come te non li so fare/Mapoi è bellissimo sperare che non sia tutto qui, sì/ Capita anche a te". Sì, capita anche a noi.