Crisi Maccaferri, Emag rilancia: nuova offerta vincolante per prendersi Samputensili

La scadenza della proposta del colosso tedesco è fissata al 15 gennaio 2021

Il gruppo Maccaferri ottiene l’ok del Tribunale per un’altra asta e la partita di Samp è a una nuova svolta, con il gruppo Emag di nuovo in campo per Samputensili Machine Tools. Per quanto riguarda le partite già approdate in Tribunale, stavolta in vendita non c’è un’azienda ma un credito Iva da oltre un milione di euro vantato nei confronti dell’erario. A detenere quel credito è Energia Vulture, la quinta tra le società messe in concordato dal gruppo per la prima volta nel 2019 a vedersi accettato il piano. Il credito vale poco meno di 1,24 milioni, la base d’asta è di 1,01 milioni e c’è già un’offerta vincolante.

Ma si muove anche la partita sul fronte Samp, che ha tutte le sue divisioni in concordato. Il colosso tedesco Emag ha prorogato fino al 15 gennaio 2021 la sua offerta per Samputensili Machine Tools e Clc: la seconda è un’azienda reggiana interamente partecipata dalla prima. La prima offerta aveva scadenza 30 settembre, ma l’istanza per l’asta è stata depositata solo a fine ottobre. E questo ha fatto sì che non ci fosse un’offerta vincolante a rendere più agevole il percorso verso il bando. La proposta di Emag, se si concretizzasse, faciliterebbe le operazioni per arrivare alla vendita competitiva di una divisione che occupa una novantina di dipendenti tra Bentivoglio (60) e Reggio Emilia (30).

Sullo sfondo restano le altre partite: quella di Sampingranaggi, per cui Bonfiglioli ha presentato un’offerta vincolante, e quella di Sampsistemi, su cui non si registrano passi avanti rispetto all’interessamento del gruppo belga Gauder. La prossima asta, però, riguarderà l’asset più significativo, a livello simbolico e di fatturato, ed è quella per Officine Maccaferri. L’appuntamento in Tribunale, per i possibili acquirenti, è il 2 dicembre. A meno di clamorosi colpi di scena, a spuntarla dovrebbe essere l’Ad Hoc Group composto da Carlyle, Man Glg e Stellex Capital Management, che hanno presentato un’offerta vincolante e detengono la maggioranza del bond da 190 milioni di euro. Per la holding Seci sono in corso trattative con Taconic Capital per un finanziamento da 90 milioni.

Riccardo Rimondi

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