Street Food ai Giardini Margherita, il centrodestra attacca la giunta

Fd’I, Lega e FI: "Gestione fallimentare da parte dell’amministrazione. Troppo comodo ora chiedere i danni". Da sinistra Coalizione civica accusa l’organizzazione: "Ai Giardini uno spettacolo rivoltante, un incubo".

Critiche bipartisan: "Mai più così"  Il centrodestra attacca la giunta

Critiche bipartisan: "Mai più così" Il centrodestra attacca la giunta

Bologna, 14 marzo 2023 – Sulla festa del cibo di strada ai Giardini Margherita piovono critiche bipartisan. Non solo quelle, più scontate, delle opposizioni in consiglio comunale. Ma anche quelle dai banchi di Coalizione civica, ala sinistra della maggioranza.

Gli organizzatori dell’International Street Food, "non saranno più i benvenuti sul suolo pubblico della nostra città", sbotta Simona Larghetti, consigliera di Coalizione civica. Che definisce "un incubo" quanto accaduto ai Giardini Margherita, con "100.000 persone ammassate in uno spazio che già ne contiene tante altre, senza un numero adeguato di servizi e senza un adeguato sistema di raccolta rifiuti", E perché "i giardini hanno un’altra funzione, sono un parco".

Larghetti parla di "spettacolo rivoltante", che ha "rivelato tutta la carenza organizzativa e la mancanza di rispetto delle prescrizioni", con i prati del parco "che si presentavano come una enorme distesa di immondizia" e siepi e cespugli utilizzati come toilette a cielo aperto.

"Non sempre – afferma la Larghetti – lasciare fare ai privati e fare girare l’economia porta socializzazione sana e allontana degrado e criminalità. Io credo che quello che abbiamo visto Giardini è degrado vero".

Dai banchi delle opposizioni si punta l’indice contro l’amministrazione comunale. Stefano Cavedagna, capogruppo di Fd’I, parla di evento "senza regole e senza controllo", denunciando denuncia "un fallimento gestionale della giunta Lepore, che dimostra di non riuscire a controllare una manifestazione che porta grande partecipazione e interesse in città".

Per il meloniano Palazzo d’Accursio, che ha annunciato verifiche ed eventuali multe per gli organizzatori, "non è solo parte lesa, ma è anche causa di questo avvenimento, del controllo e del monitoraggio che viene fatto sullo stesso. Chiederemo conto al Comune".

Matteo Di Benedetto, capogruppo della Lega, mette l’accento sul problema dei rifiuti. "Su questo tema il Comune continua ad accumulare fallimenti. Quella delle montagne di rusco accumulate ai Giardini Margherita è solo una delle lamentele che si sono segnalate" in merito a una manifestazione "comunque molto apprezzata dalla cittadinanza".

Il Comune ha provato a "scaricare la responsabilità sull’organizzatore, come fa con i cittadini quando si parla di porta a porta o di Carta smeraldo che non funziona. È sempre colpa di altri".

Per Nicola Stanzani, capogruppo di FI, "quella dei Giardini Margherita ha l’aria di una montatura un po’ ad arte da parte della giunta. Se c’erano (o ci sono stati) comportamenti irregolari bastava provvedere con i richiami o le sanzioni previste. Che bisogno c’era di una nota stampa?".

L’azzurro si chiede se "si sia sottovalutata l’affluenza e l’impatto di un evento del genere", o se "si abbia attenzione soltanto quando si organizzano certi eventi e altri no", o "forse che non si potesse immaginare l’impatto sulla sosta e dei rifiuti" di un evento simile. "Comodo cavarsela chiedendo i danni. Un po’ come chiudere il cancello quando i buoi sono scappati".

I civici Gian Marco De Biase e Samuela Quercioli (Bologna ci piace): "Ben vengano manifestazioni come questa, ma qualcosa nell’iter organizzativo non ha funzionato. Chi domenica è andato a Giardini si è trovato di fronte una discarica a cielo aperto". I due civici chiedono all’amministrazione "di essere più accorta nella fase di rilascio di autorizzazioni". Inoltre, il Comune "avrebbe dovuto effettuare maggiori controlli e più accurati anche durante la manifestazione, in modo tale da prevenire la situazione di degrado e incuria venutasi a creare".

Luca Orsi

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