Matteo Lepore: "Stop ai voli notturni al Marconi". Galeazzo Bignami: "Ben svegliato sindaco, lo dicevamo prima e lo ribadiamo oggi. Su questo, potrà avere il supporto politico del ministero". All’improvviso l’arcobaleno tra Palazzo d’Accursio e Porta Pia. Non è il Passante, non è il tram, ma è l’aeroporto Marconi che allinea a sorpresa chi si scorna da mesi. Ieri Lepore ha annunciato di avere inviato a Enav ed Enac una lettera con una richiesta: basta voli dalle 11 di sera fino alle 6 del mattino. Una presa di posizione arrivata dopo il rinvio a settembre di Enav della sperimentazione dei voli a ‘impatto zero’ (o quasi) sull’abitato. Il viceministro dei Trasporti, a questo proposito, ha già contattato gli enti interpellati da Lepore. Secondo indiscrezioni già lunedì Palazzo d’Accursio dovrebbe avere un’agenda per aprire la discussione. Insomma, una breccia bipartisan, con la speranza di durata (si augurano i residenti).
QUI COMUNE
"Ho deciso di scrivere alle autorità aeroportuali, quindi Enac ed Enav – ha spiegato Lepore ieri mattina in Comune – e ovviamente anche all’aeroporto, mettendo a conoscenza il ministero dell’Ambiente e quello dei Trasporti e tutte le autorità competenti, per chiedere che già da questa estate siano sospesi i voli notturni. Avanzo questa richiesta perché non ci arrivano le risposte che erano attese, il Navile deve avere un trattamento adeguato per quanto riguarda l’impatto del rumore". Su questo "sono state spese parole ma poi non si è autorizzato nulla, non possiamo permetterci di avere un’ulteriore estate in cui i cittadini bolognesi vengono di nuovo torturati di notte dal rumore dell’aeroporto". Lepore ha battuto forte sul rispetto per la città. "E’ una questione di salute pubblica, non posso permettere che alla città si manchi di rispetto. Non posso chiudere io l’aeroporto, ma Enac ed Enav – ha continuato il sindaco, richiamando anche l’ordinanza del 2017 –, nella commissione del 27 gennaio, ci richiamavano dicendo che avrei potuto chiedere loro di farlo e quindi a questo punto, visto che sono stati fermi, agisco. Pensavano di avere a che fare con una città che non si volesse assumere questa responsabilità. Ma che invece vuole far rispettare i propri diritti. Non basta indennizzare i cittadini con nuovi infissi". Insomma, il sindaco si aspetta un "tavolo negoziale" a breve.
QUI ROMA
"Riteniamo che l’economia della città sia centrale e che lo sviluppo aeroportuale sia importante, ma viene prima di tutto il benessere dei cittadini – ha spiegato Galeazzo Bignami, viceministro alle Infrastrutture e ai Trasporti –. Lo dicevamo quando Fd’I era all’opposizione, lo diciamo oggi. Lepore ha tutti gli strumenti per intervenire. E può stare tranquillo: come governo non ci opporremo, anzi. Il Mit non può intervenire direttamente, ma ho chiamato Enac e ho chiesto di convocare il comitato aeroportuale per adottare le deliberazioni conseguenti". La settimana prossima magari ci sarà anche una data del primo tavolo. "Perché Lepore non si è mosso prima? Lo fa ora, con un governo di Destra, pensando di metterci in difficoltà? Tutt’altro, lo diciamo da tempo che quell’impatto sui cittadini non è sostenibile, e lo diciamo anche oggi che siamo al governo". Infine Paolo Serra, del comitato ‘Cocompaer’: "Finalmente, ma non c’è nulla di nuovo: lo stop a quei voli dovrebbe già esserci da 7-8 anni".
Paolo Rosato