GIORGIA DE CUPERTINIS
Cronaca

Cuamm e Questura insieme. Supporto all’Immigrazione

Siglato il protocollo: i volontari al fianco dei poliziotti di via Bovi Campeggi. Negli uffici ogni giorno vengono ricevute in media 400 persone.

Siglato ieri. il protocollo tra Cuamm e Questura, in campo anche Confindustria

Siglato ieri. il protocollo tra Cuamm e Questura, in campo anche Confindustria

Ottimizzare l’accoglienza e diminuire i tempi di attesa agli sportelli dell’Ufficio Immigrazione, dove ogni giorno vengono ricevute in media quattrocento persone. Sono questi gli obiettivi del protocollo siglato tra la Questura e Medici con l’Africa Cuamm, con il supporto di Confindustria Emilia Area Centro. Nel dettaglio, i volontari saranno formati dai poliziotti dell’Ufficio Immigrazione e verranno impiegati prevalentemente in attività di accoglienza, occupandosi di indirizzare gli utenti agli sportelli preposti, effettuando attività di mediazione linguistica e potenziando il servizio di informazione anche attraverso la distribuzione di opuscoli. "Sono contento di aver coinvolto il Cuamm anche a Bologna, dopo l’esperienza avviata con successo a Padova – riavvolge il nastro il questore Antonio Sbordone –. I poliziotti dell’Immigrazione portano avanti un lavoro importante e complesso. E che ci affianchino ora persone che hanno attitudini e competenze per accogliere, instradare e dare informazioni è significativo. Poi, servirà anche per ridurre i tempi di attesa". "Dobbiamo favorire un’integrazione costruttiva, un incontro di culture che si conoscono e uniscono – sottolinea Sonia Bonfiglioli, presidente di Confindustria Emilia Area Centro – e di supporto ai giovani che hanno voglia di imparare. Siamo un territorio che ha voglia di insegnare, quindi non c’è niente di meglio". "Un impegno che abbiamo già avviato e sperimentato a Padova – aggiunge don Dante Carraro, direttore di Medici con l’Africa Cuamm – e che porta risultati significativi". A margine, il questore è intervenuto poi sulla questione dei nove migranti per cui la Prefettura ha disposto l’espulsione dal centro d’accoglienza di Malabergo: "Penso che il sistema Bologna una risposta la darà e noi daremo una mano, per quello che possiamo, per non far rimanere indietro queste persone". All’origine c’è "una questione di capienza, perché ci sono altre persone che hanno titolo per entrare e non ci sono posti, per cui è evidente che il turnover in qualche modo bisogna realizzarlo. Quello che dobbiamo augurarci è che si trovi un’integrazione vera, perché queste sono tutte soluzioni tampone, che non risolvono il problema".

Giorgia De Cupertinis