
’La casa dalle finestre che ridono’ è stato girato da Pupi Avati nel 1976: horror padano con Lino Capolicchio, Gianni Cavina e Francesca Marciano
Arriva in sala il 6 marzo il nuovo film di Pupi Avati L’orto americano, un sorprendente thriller con venature horror, che si lega a doppio filo con il cult La casa dalle finestre che ridono, capostipite e insuperato esempio di gotico-padano. Per celebrare la nuova avventura del regista bolognese che col fratello Antonio rappresenta un esempio unico, nel panorama nazionale, di indipendenza produttiva, la nostra Cineteca dedica a Pupi Avati una retrospettiva dal 4 al 25 marzo, perché il suo cinema è un susseguirsi di titoli che hanno marcato la storia italiana.
C’è l’amorosa e crudele esplorazione della memoria personale e antropologica, che si accende magicamente in piccoli capolavori come Una gita scolastica e Storia di ragazzi e ragazze. Il tempo presente e subito passato di Impiegati, Regalo di Natale e Ultimo minuto. E la musica, primo amore e primo disincanto del regista, rievocata nel soggiorno bolognese del Mozart adolescente di Noi tre.
Si comincia dunque martedì 4 marzo alle 16 con La casa dalle finestre che ridono del 1976, si prosegue il 5 con Una gita scolastica, basato sul racconto di una zia del regista, la storia del viaggio di una classe di liceali da Bologna a Firenze attraverso gli Appennini nel 1914, alla vigilia della Grande guerra. E ancora Noi Tre l’11 marzo, protagonista un Mozart quattordicenne approda scortato dall’onnipresente padre Leopold vicino a Bologna, nell’estate del 1770, ospite nella villa del conte Pallavicini alla Croce del Biacco.
E ancora Ultimo Minuto dove il calcio è un pretesto per affrontare il tema "della vecchiaia, della clessidra del tempo che batte sul tamburo, lentamente, di una generazione che viene retrocessa e sostituita da nuove leve non necessariamente all’altezza" e Impiegati in cui Avati "rilegge gli anni Ottanta dello yuppismo e del posto in banca come assegno circolare verso il futuro", come ha scritto Andrea Maioli, autore del libro Pupi Avati. Sogni incubi visioni, un vero must.
Benedetta Cucci