
Un momento del convegno di ieri a Bologna sul cyberbullismo
A due anni dalla morte di Vincent Plicchi "i responsabili sono ancora a piede libero e online. È imbarazzante. La giustizia manca all’appello". Lo sfogo è di Matteo Plicchi, il papà del giovane tiktoker bolognese che si è tolto la vita due anni fa bersagliato da insulti e false accuse sui social. "Tutta la città di Bologna ha risposto in una maniera incredibile", ha detto Plicchi aprendo ieri mattina il convegno organizzato insieme al Comune sul cyberbullismo. "Chi manca completamente all’appello è la giustizia. Noi siamo qui, oggi, per la prevenzione, ma se non si dimostra che lo Stato è capace di intervenire... Dopo due anni si sanno nomi e cognomi dei responsabili e non succede nulla". Matteo Plicchi ha spiegato che "per la seconda volta a ottobre è stato archiviato il caso di Vincent, noi abbiamo presentato opposizione e ora tocca al gip. Ma è imbarazzante – si è sfogato ancora – che io abbia trovato i responsabili, molti dei quali hanno anche confessato, e ciò nonostante non sia mai stato neanche convocato in Procura come persona informata sui fatti. Chi ha compiuto i reati, invece, vi confermo che è tuttora online. Questa lentezza della giustizia fa sì che ci potrebbero essere anche altri Vincent".