Da cinque mesi senza un tetto "Ora basta, torno nella mia città"

Una studentessa di Aprilia è arrivata a settembre e da allora è stata sempre ospitata da amici e conoscenti "I prezzi sono troppo alti e le condizioni improponibili. Bologna accogliente? Non in questo caso"

Da cinque mesi senza un tetto  "Ora basta, torno nella mia città"

Da cinque mesi senza un tetto "Ora basta, torno nella mia città"

A dire che trovare una casa o una stanza a Bologna sia diventato quasi impossibile, soprattutto per le fasce deboli della popolazione, non sono solo le statistiche, ma anche l’esperienza di chi vive in prima persona questa situazione. Il limbo perenne di chi inizia l’università, ma non riesce a trovare una sistemazione a un prezzo accessibile e deve vivere appoggiandosi sui divani di amici è all’ordine del giorno.

Questo è quello che racconta una studentessa che da quattro mesi non trova casa e sta pensando di lasciare definitivamente Bologna e cambiare corso universitario, per tornare nel suo Lazio. La ragazza preferisce restare anonima, per paura di trovare poi ulteriori ostacoli nella sua ricerca, ma vuole comunque denunciare la situazione in cui si trova. "Sono al limite dell’esasperazione", spiega.

Quando si è trasferita a Bologna?

"Sono arrivata qui a settembre da Aprilia, vicino Roma. Ho iniziato a cercare una stanza prima, ma non ho trovato nulla. Appoggiandomi da un’amica, sono comunque venuta in città perché ho pensato che sul posto sarei riuscita a trovare qualcosa più facilmente, invece ho presto capito che era una tragedia".

E com’è andata? È riuscita a trovare qualcosa?

"No, quattro mesi dopo non ho un posto in cui stare. Ho cercato davvero su qualsiasi sito, tramite conoscenze, in qualsiasi modo. Non trovo assolutamente niente".

Cerca una casa o una stanza?

"Non posso permettermi una casa, quindi sto cercando una stanza. Ma anche queste, doppie comprese, arrivano a prezzi che non posso assolutamente raggiungere. Seicento euro, ne ho viste alcune anche a 700: è davvero improponibile. Da mesi mi sto appoggiando da amici, qualcuno che conoscevo da prima e altri che mi sono fatta qui a Bologna, ma non si può continuare così".

Come si sente?

"Sento di aver fallito, sono arrivata qui carica di speranze. Tutti mi avevano descritto Bologna come una città accogliente, piena di gente disponibile e calorosa. Scendendo in strada è così, ma poi quando si tratta di trovare una sistemazione cambia tutto. Di certo il mio umore è cambiato, provo ansia per il mio futuro".

Cosa farà?

"Sto valutando sinceramente di tornare a casa e di cambiare corso all’università, o di andare a studiare a Roma, cosa che ho sempre voluto evitare perché sognavo di studiare lontano, ma non è possibile farlo a Bologna, a quanto pare".

Matilde Gravili

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