
Doris Lam, la sfoglina canadese: da Vancouver alla città delle Due Torri
Bologna, 25 aprile 2025 – Nata a Hong Kong, in Cina, 28 anni fa. Una vita vissuta a Vancouver, in Canada, fino all’atterraggio sotto le Due Torri. Doris Lam si definisce ‘jounalist turned chef’ (giornalista diventata cuoca). Non una chef qualunque, ma un’aspirante sfoglina. Ecco spiegato l’ultimo tratto di strada, Vancouver-Bologna, che lei chiama "la capitale gastronomica d’Italia". Ma, per maneggiare la sfoglia fresca, serve pratica e lei, che da sola non può mangiare tutto quello che produce – racconta –, ha deciso di ‘regalarla’ a chi la voglia assaggiare o ne abbia bisogno. In cambio, chiede un sostegno simbolico e volontario: "Sostieni il mio viaggio, mangiando la mia pasta e pagando quanto vuoi", si legge sui volantini appesi a San Lazzaro di Savena, dove risiede.
Doris, da giornalista a chef, anzi sfoglina. Un percorso singolare…
"Dopo la laurea a Hong Kong ho lavorato per una rivista cinese per due anni. Mi occupavo di cibo e benessere. Così ho iniziato a intervistare molti chef e mi sono appassionata alla ristorazione al punto da pensare di cambiare lavoro. Ho seguito un corso a Lake District, in Inghilterra, dove ho iniziato a
lavorare".E come arriva proprio a Bologna?
"Per caso, guardando un documentario su Netflix, ‘Chef’s Table: Noodles’. Uno degli episodi era ambientato in città. Non avevo idea del fatto che le persone facessero ancora la pasta senza usare le macchine. Così mi sono iscritta a un corso della Vsb, associazione delle sfogline".
Dopo la pratica, dove le piacerebbe lavorare?
"L’idea sarebbe quella di provare offrire un ‘supper club’, modello di ristorazione molto comune nel Regno Unito e negli Stati Uniti. Case private vengono trasformate in veri e propri ristoranti estemporanei, in alcuni casi improvvisati. Le persone, spesso sconosciute tra loro, si riuniscono attorno a una tavola per condividere piatti e storie".
E nel frattempo, se ‘regala’ la sua sfoglia, riesce a guadagnarsi da vivere?
"Sto cercando qualcosa di stabile, intanto, do lezioni di inglese, sto lavorando a un podcast e a un libro turistico su Hong Kong, di cui avevo già curato la prima edizione. Continuo a proporre i miei articoli a riviste e giornali. Nel passato ho scritto per la Bbc di cibo e il Telegraph di viaggi".
Cosa le piace della città?
"Amo l’energia di Bologna, la comunità accogliente e amichevole. Mi sono trasferita qui a novembre, per un mese, attratta dalla cultura gastronomica della città. L’accoglienza che ho ricevuto mi ha convinta a tornare e rimanere".