CLAUDIO CUMANI
Cronaca

Dacia Maraini, la lezione del classico: "Donne forti e fedeli alle loro idee"

La scrittrice questa sera in Santa Lucia in dialogo con Di Paolo e con gli studenti universitari "La maggior parte dei giovani oggi è motivata: vuole capire. Non ci sono solo schiavi dei cellulari" .

Dacia Maraini, la lezione del classico: "Donne forti e fedeli alle loro idee"

Antigone ribelle al potere, Cassandra preveggente ignorata, Clitemnestra vendicatrice per amore materno...Cosa unisce i grandi personaggi femminili della letteratura classica? "Il coraggio e la fedeltà alle proprie idee– risponde Dacia Maraini – Nella nostra quotidianità siamo abituati a muovere critiche senza compromettere nulla. Quel che conta, invece, è avere forza davanti al rischio. Quella forza che hanno mostrano le donne iraniane pronte ad affrontare la prigione e la morte".

Maraini è ospite del ciclo Di fronte ai classici organizzato dal Centro studi ‘La permanenza del classico’ diretto da Ivano Dionigi: stasera alle 21 nell’aula magna di Santa Lucia sarà protagonista della serata Immaginare gli altri nel corso della quale dapprima dialogherà con Paolo Di Paolo per poi rispondere alle domande degli studenti. Gli attori Giacomo Armaroli e Micaela Casalboni leggeranno pagine tratte dai testi classici (Eschilo, Sofocle, Euripide, Virgilio) e dal libro di Dacia I giorni di Antigone (regia di Nicola Bonazzi) mentre Mariangela Ciuffreda eseguirà brani al piano. Ingresso libero fino a esaurimento posti. Maraini ha riletto nel corso degli anni alcune di queste figure in vario modo: Clitemnestra, in un suo testo teatrale, diventa operaia tessile di una famiglia toscana degli anni ‘80; Antigone compare nel titolo del libro già citato, una raccolta di articoli di forte impegno civile.

Signora Maraini, perché è importante riflettere sui classici?

"Sono sempre stata sensibile alla letteratura greca e latina e in particolare ho amato Eschilo per come ha raccontato in maniera profonda il passaggio dal matriarcato al patriarcato. Ho letto e riletto grandi narratori di viaggi come Conrad e Melville e io stessa ho raccontato tantissimi personaggi storici femminili, da Camille Claudel a Charlotte Corday. È la memoria, a cui oggi si bada molto poco, a fare da collante a tutto questo, è la memoria che aiuta a costruire il futuro".

Perché lei non fa distinzione fra gli autori antichi e quelli più moderni?

"Perché tutti stanno in quel grande bagaglio utile alla crescita della mente. Fanno parte, appunto, di una memoria rivisitata".

È la ribellione la caratteristica di un personaggio iconico come Antigone?

"È piuttosto la fedeltà alle idee e alla sacralità della morte. La figura di Clitemnestra, invece, è più complessa e rappresenta una forma di rivolta motivata da ragioni femminili".

Che differenza vede fra i movimenti femminili attuali e quelli storici?

"Negli anni ‘70 esisteva una forte coralità, adesso c’è più frammentazione e mancano forse alcuni valori condivisi. Il movimento resta comunque legittimo e importante".

Che opinione ha delle nuove generazioni?

"Mi sono resa conto che la maggior parte dei giovani è motivata: vuole studiare e capire. Solo una fetta minoritaria è schiava dei social e dei telefonini. Credetemi, molti ragazzi oggi sono più preparati degli adulti".