Dai titoli di studio al concorso pubblico

Come si fa ad intraprendere la carriera di notaio?

Per quanto riguarda il titolo di studio pr diventare Notaio occorre: - essere laureato in Giurisprudenza presso una Università italiana oppure straniera con titolo equivalente riconosciuto;

- essere cittadino italiano oppure cittadino di uno dei paesi dell’Unione Europea.

Ma poi c’è tutta la parte pratica.

E’ necessario infatti compiere un periodo di pratica, attualmente fissato in diciotto mesi, certificato presso uno studio notarile (il periodo è abbreviato ad 8 mesi continuativi per gli avvocati che esercitano da oltre un anno e per i funzionari dell’ordine giudiziario). La pratica può essere iniziata anche sei mesi prima della laurea.

Per svolgerla ci si può rivolgere direttamente ad uno studio notarile oppure chiedere al Consiglio Notarile locale di designare il notaio incaricato.

Il periodo di pratica ha inizio dopo l’iscrizione nel registro dei praticanti e completato entro 30 mesi dall’i scrizione.

Poi arriviamo al concorso pubblico. ll concorso pubblico viene bandito ogni anno dal Ministero della Giustizia.

Per parteciparvi il candidato non deve avere più di 50 anni. La prova, che non può essere ripetuta più di cinque volte se si consegnano gli elaborati, si svolge a livello nazionale a Roma e consiste in un esame scritto che si compone di tre prove teoriche-pratiche: un atto di ultima volontà (testamento); un atto tra vivi (diritto civile); un atto tra vivi (diritto commerciale); un esame orale (diritto civile, commerciale, tributario e ordinamento notariato), al quale possono accedere solo quei candidati che abbiano superato il primo.

Le prove devono essere valutate nel loro complesso dalla commissione esaminatrice composta da magistrati, professori universitari e notai.

Al termine del concorso il Ministero di Giustizia stila la graduatoria dei candidati vincitori.

Per ulteriori informazioni è possibile visitare il sito www.consiglionotarilebologna.it e la pagina Facebook ‘Notai dell’Emilia-Romagna’.

A cura del Consiglio notarile

di Bologna

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