Dai vaccini Covid all’opera lirica In Fiera arriva il teatro Comunale

Trovata la nuova sede per gli allestimenti, nei tre anni necessari al restauro dell’edificio in piazza Verdi. Palco di 600 metri e una capienza di mille posti, con l’obiettivo di attirare un pubblico sempre più giovane

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di Pierfrancesco Pacoda

A Milano, con l’apertura del Teatro Arcimboldi nel periodo necessario ai lavori di risistemazione della Scala, lo scambio tra centro e periferia è andato bene, e ha contribuito ad arricchire la città di un nuovo spazio che adesso ha una sua forte identità. Cosa succederà a Bologna, città fortemente portata a identificare la cultura, specie quella alta, con gli spazi custoditi entro le mura, è presto per dirlo. Ma l’occasione è importante. Finalmente il Teatro Comunale ha una nuova casa, che lo ospiterà nei quattro prossimi anni, quando l’istituzione di piazza Verdi, che è la più importante industria culturale della Regione, sarà interessata da un ampio intervento di ristrutturazione. Grazie a un accordo attesissimo - domenica 25 settembre un rappresentante dell’Orchestra aveva letto prima dello spettacolo diretto da Robert Wilson un documento in cui si esprimeva la preoccupazione dei dipendenti per la situazione ancora indefinita - sarà un padiglione della Fiera a trasformarsi in sala per concerti.

Si tratta della grande struttura di recentissima costruzione, nel centro congressi, per adesso chiamata Exhibition Hall, usata come hub vaccinale, che diventerà il nuovo teatro, con una capienza di circa mille posti, e un palco di 600 metri quadri che, non avendo il padiglione l’altezza che invece caratterizzava la Sala Bibiena, avrà bisogno di una serie di allestimenti tecnici per permettere i cambi di scenografie, che non avverranno più in verticale, tramite funi, ma in orizzontale su un sistema di cartelli. Ingresso condiviso con il Teatro EuropAuditorium e, intorno nascerà un ‘Village’, con tutte le attività indispensabili alla vita del Teatro, come sartoria e camerini. E’ prevista un’area di accoglienza, con un bar per intrattenere il pubblico prima e dopo gli spettacoli. Il contenitore, di circa 3.000 metri quadrati, verrà allestito in due mesi, si inizia in novembre, al termine della Fiera Eima, ma già prima, dal 15 dello stesso mese, verranno avviate le opere di sicurezza e insonorizzazione. La consegna al Teatro è prevista il 5 gennaio, poi ci vorrà almeno un mese di sperimentazione e di correzione di eventuali difetti, e finalmente tutto sarà pronto a febbraio per l’allestimento della prima opera.

Una riorganizzazione imponente che, auspicano il sindaco Matteo Lepore (che è presidente della Fondazione Teatro Comunale) e il sovrintendente Fulvio Macciardi, non solo non dovrebbe far mancare il pubblico storico, abituato al Teatro e ai suoi riti, ma potrebbe anche portarne uno nuovo, più giovane, meno attento alla formalità di un’opera al Comunale. Desiderio fortemente condiviso da Antonio Bruzzone, direttore generale di BolognaFiere, che crede nella nascita di un polo dell’intrattenimento nella zona, tra studios cinematografici e la grande lirica, tra la programmazione dell’EuropAuditorium e le recenti incursioni della fiera nell’universo della musica dance, come la festa Elrow di sabato 8 ottobre. Anche se, in realtà, la speranza, almeno quella di Macciardi, cui piacerebbe anche trovare al posto un nome diverso di Exhibition hall, è che i lavori finiscano in anticipo sul tempo previsto, il primo semestre del 2026, e si possa tornare in piazza Verdi già nel 2025. Nel frattempo, cresce l’attesa per la nuova stagione, i cui titoli destinati ad andare nell’ex hub dovranno essere pensati e eventualmente rimodulati per le caratteristiche strutturali dei nuovi ambienti. Sarà l’ultima recita del Lohengrin di Wagner, il 20 novembre, a salutare il teatro. Poi aprirà il cantiere in piazza Verdi, mentre quello di via del Guasto inizia i primi giorni dello stesso mese. Tutto questo senza interrompere la consueta attività del Teatro, che prevede l’ultima opera del 2022 in programma, La Traviata, e la prima del 2023, all’EuropAuditorium, con le prove negli Studios in Fiera.

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