Nato a Villorba il 12 febbraio 1948, Massimo Zanetti lega la sua attività imprenditoriale a Bologna alla fine degli anni ‘70, quando rileva la Segafredo, azienda produttrice di caffè. Il marchio era noto a livello locale, ma grazie alle sue strategie industriale in tutto il mondo la dicitura "Espresso italiano" diventa subito collegabile al logo "Segafredo–Zanetti", per un binomio che resiste ancora oggi. La prima discesa in campo nello sport risale al 1986, quando non solo mette il marchio Segafredo sulle maglie del Bologna Calcio, ma ne diventa anche socio. Erano i tempi in cui le strette di mano valevano più di tutto il resto per cui, quando nel 1989 decise di uscire da questa esperienza, l’allora presidente Gino Corioni gli riacquistò tutte le quote. Nel 1994 viene eletto senatore di Forza Italia e la sua presenza risulta essere fondamentale per eleggere come presidente del Senato Carlo Scognamiglio, non avendo il centrodestra i numeri necessari per l’elezione. Sempre associato al Bologna come futuro proprietario, nel 2010 partecipa all’opera di salvataggio della società rossoblù, poi esce di scena quando la cordata di imprenditori americani, guidata da Joe Tacopina, nell’ottobre 2014 ne diventa proprietaria. Nel 2016 è entrato in quella che allora era la fondazione Virtus per diventare poi azionista di maggioranza del società sportiva. Dal 2021 è presidente della V Nera, dando vita anche ad una sezione femminile del club.
Massimo Selleri
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