Dal Carlino guanti in regalo agli edicolanti

Ieri mattina il nostro gruppo editoriale ha recapitato le scatole in dono insieme con i pacchi dei quotidiani: un modo per dire ‘grazie’

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Sono pure loro un simbolo dell’Italia che resiste. Ai tempi del Coronavirus, lavorare a contatto con il pubblico non è facile. E tra chi lo fa ogni giorno c’è la categoria degli edicolanti. Un presidio necessario: non solo per consentire all’informazione di continuare a circolare. Rappresentano anche uno dei pochi contatti possibili, l’opportunità pure di fare due chiacchiere con chi vede quodianamente cambiare l’umore e il battito di città e paesi.

"Ma l’apprensione c’è", racconta Fabrizio Carella, che ha l’edicola a Porta San Vitale. L’apprensione la vince recandosi a lavoro e offrendo comunque un sorriso a chiunque varchi la sua soglia. "E le precauzioni sono più che mai indispensabili e pure difficili da reperire di questi tempi". Le precauzioni si chiamano guanti e mascherine. E proprio pensando a questo e a chi ha il compito di distribuire quotidianamente i giornali, il Resto del Carlino ha voluto dare un piccolo riconoscimento.

Ieri mattina, infatti, insieme ai pacchi di quotidiani da distribuire, Poligrafici Editoriale ha consegnato agli edicolanti della Città Metropolitana una busta con alcuni guanti di lattice in regalo, strumento indispensabile per ridurre contatti e contagio.

"E’ un’iniziativa utile, che ho molto apprezzato" commenta Carella, che l’ha gradita al punto da dedicare un post sul proprio profilo Facebook. Il grazie è unanime. C’è chi è di corsa o alle prese con qualche cliente o con il trambusto che si respira in piazza Maggiore, nel giorno delle restrizioni relative agli accessi al mercato del Quadrilatero, e bisogna smaltire in fretta le file dei clienti. Ma non manca tra gli edicolanti la voglia di esprimere gratitudine per un gesto che ha il sapore di un pensiero sincero, e che fa sentire compresa la difficoltà pratica ed emotiva che comporta il lavoro di chi sta fuori tutto il giorno, sempre a contatto con le persone, soprattutto in un momento così difficile. "Siamo fuori di casa, portiamo avanti la nostra attività, vediamo gente, ma non è una ‘cuccagna’ come molti pensano e ci dicono", commenta Vincenzo De Santis, titolare dell’edicola San Martino, all’angolo tra la piazza e via Oberdan, mentre passa l’ex arbitro Paolo Dondarini, che carico delle borse della spesa, completa il giro fermandosi in edicola per l’acquisto del giornale, un saluto e due chiacchiere veloci. Quelle che si concede pure Claudio Fantoni, dell’edicola ‘La notizia che fa centro’, all’angolo tra via Indipendenza e via Ugo Bassi. "Ringrazio per la busta che contiene i guanti, è un bel pensiero".

Pensiero che però non allevia le preoccupazioni: "Noto che stanchezza e preoccupazione stanno aumentando, le persone, anche quelle che hanno necessità di uscire, lo fanno sempre meno e con un’ansia crescente: sta subentrando una sorta di senso di colpa in chi comunque deve uscire... Non è una situazione semplice". Non lo è per nulla e per nessuno: neppure per gli edicolanti a cui iPoligrafici Editoriale e Carlino hanno voluto mandare un sostegno morale e pratico.

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