Dal Comunale a Hollywood. Horror al Chinese Theatre

Il corto sul disagio giovanile, girato in città,sarà proiettato domenica . Il regista Luca Canali: "Una narrazione per i ragazzi, che lascia un segno".

Dal Comunale a Hollywood. Horror al Chinese Theatre

Un’immagine di ’Stay’, girato all’interno del nostro Teatro Comunale

È un piccolo film horror nella trama ma anche nella grafica, nella scelta musicale che crea suspence già dal titolo rosso fuoco tremolante. È stato girato in città, al Teatro Comunale vuoto, tra le poltroncine rosse di velluto dove si muove una ragazza cui ad un certo punto sfugge di mano il telefono: cade, si stacca la custodia e ne esce una lametta. Attorno si sentono delle voci che chiamano il suo nome, "Laura" e ossessionano con varie frasi di routine quotidiana, ci sono presenze che iniziano a comparire sui palchetti e che diventano sempre più insistenti finché l’angoscia non prende il sopravvento nella mente di Laura che giace a terra, i polsi pieni di sangue. Ecco i circa 12 intensi minuti di ’Stay’, firmati dal regista emiliano Luca Canali e dalla psicoanalista Arianna Marfisa Bellini, psicoterapeuta di Dedalus-Centro di Psicoanalisi, sulla prevenzione dell’autolesionismo e del suicidio nei giovani, prodotto dal Comune di Bologna e dalla Regione Emilia-Romagna, che domenica 13 ottobre sarà proiettato al Chinese Theatre di Hollywood, il teatro che ospita la ‘Notte degli Oscar’, nella selezione dello Screamfest Horror Film Festival di Los Angeles.

Allarmati dall’aumento dei fenomeni di autolesionismo e suicidio nei giovanissimi, a luglio 2023 i servizi delle Politiche giovanili del Comune e della Regione Emilia-Romagna, in collaborazione con Emilia-Romagna Film Commission, hanno prodotto ’Stay’ e per affrontare un tema così delicato e diffuso – il fenomeno, secondo i dati Istat e Unicef in Italia coinvolge tra il 15 e il 20% dei ragazzi tra gli 11 e i 24 anni –, gli autori sono usciti dal linguaggio ordinario della prevenzione scegliendo appunto l’horror.

Commenta la psicanalista Arianna Marfisa Bellini: "Stay è un azzardo, una coraggiosa fuoriuscita dalle modalità di prevenzione già conosciute e già percorse. Insieme alle istituzioni abbiamo tenuto al centro il rigore scientifico senza cedere però sulla bellezza artistica, aprendo una nuova strada alla prevenzione. Accogliere i bisogni e le sofferenze delle ragazze e dei ragazzi significa anche trovare un linguaggio comunicativo che tenga conto di un’estetica che siano in grado di riconoscere come propria, e che accorci le distanze generazionali". Per il regista Canali il genere horror è da sempre affascinante. "È una narrazione che crea un’alchimia unica con lo spettatore. Con Stay ho creato un racconto per ragazzi che conserva la potenza del dolore che ti sfugge di mano, arriva senza cercare forzatamente una risposta e lascia un segno indelebile nel finale".

Benedetta Cucci