Lo scoppio della guerra in Ucraina ha portato la nostra scuola, sempre sensibile alle tematiche dell’accoglienza e dell’inclusione, ad attivarsi rapidamente per dare, nel suo piccolo, una risposta concreta al disagio di tanti che hanno dovuto abbandonare casa e affetti, trovandosi da un giorno all’altro in un contesto così diverso. Data la cura particolare per i bambini, caratteristica tipica del carisma di Madre Elisabetta, un’attenzione speciale si è data proprio a loro. I piccoli ucraini ormai da mesi nelle nostre classi, dall’infanzia alla scuola media, hanno reagito con grande spirito di adattamento alla nuova realtà, diventando per noi un significativo esempio di coraggio. Si è però messa in moto da subito la macchina della solidarietà, e tutti quelli che hanno potuto fornire un contributo, lo hanno fatto con grande generosità: la scuola è così diventata un punto di riferimento, un luogo in cui sentirsi protetti e amati. Dalle storie dei bambini ucraini e dalle testimonianze degli insegnanti e degli educatori che li affiancano, anche noi stiamo imparando ad attribuire più valore e importanza a quanto diamo troppo spesso per scontato: le piccole cose di ogni giorno, i luoghi familiari, gli amici di sempre ma, soprattutto, la pace.
CronacaDalle storie dei nostri compagni stranieri abbiamo compreso il valore della pace
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