Dams Bologna, ipotesi numero chiuso. Il no degli studenti

Sbarramento per 600 posti. Il Dipartimento: "Spazi insufficienti". Ed è rebus fuoricorso

Bologna, il Dams valuta l'introduzione del numero chiuso (FotoSchicchi)

Bologna, il Dams valuta l'introduzione del numero chiuso (FotoSchicchi)

Bologna, 10 dicembre 2018 - Una decisione già annunciata da tempo e, in realtà, già discussa anche in passato, anche se poi accantonata. Il Dams dell’Unibo sta valutando se adottare il sistema dell’iscrizione a numero chiuso, per il prossimo anno accademico. Uno sbarramento a seicento posti, per problemi legati al sovraffollamento delle aule e alla mancanza di spazi. Una rivoluzione, forse, ma più simbolica che effettiva, dato che in realtà la media degli iscritti ogni anno al corso di laurea si aggira proprio attorno alle 600 unità.

Quindi un eventuale sbarramento in ingresso non sarebbe così proibitivo come può apparire in un primo momento. Ma resta l’incognita studenti fuori corso, piuttosto numerosi nella facoltà. La protesta per questo (eventuale) provvedimento, comunque, si è scatenata subito. I collettivi di studenti si sono ribellati e hanno protestato direttamente al cospetto del consiglio di Dipartimento riunito, la settimana scorsa: la proposta del numero chiuso, difatti, è nata proprio in seno al Dams stesso, che giustifica la scelta con problemi di spazi e di gestione delle aule, oltre che di mancanza di fondi adeguati, e guarda al numero chiuso come alla soluzione più efficace e immediata per offrire un servizio migliore e più efficace ai giovani universitari. La richiesta presentata dai collettivi, Link in testa, è stata quella di presentare agli studenti una mappatura degli spazi e un’assemblea aperta a tutti gli studenti.

In ogni caso, per il momento una decisione ufficiale non c’è. Gli aspiranti studenti del Dams per l’anno accademico 2019-2020 dovranno attendere l’anno prossimo, con ogni probabilità, per saperne di più con certezza sulle eventualmente nuove modalità di iscrizione. Già un paio di anni fa era stata fatta la medesima proposta, poi accantonata; quella più recente di introdurre il numero chiuso alla laurea magistrale in Italianistica, invece, è stata ‘risolta’ disponendo a sbarramento un voto minimo nel conseguimento della laurea triennale piuttosto alto. Ora potrebbe tornare alla ribalta ed essere approvata dagli organi dell’Università. Ma gli studenti restano sul piede di guerra, pronti a ogni evenienza in questo senso.

 

 

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