Pianoro, danneggiata la statuetta della Madonna

Era collocata accanto al pilastrino dedicato a Giovanni Paolo II. L’artista Isabella Pasi pronta a restaurare l’opera

L’artista Isabella Pasi con la statua in terracotta

L’artista Isabella Pasi con la statua in terracotta

Pianoro, 4 maggio 2019 – Qualcuno l’ha appoggiata sul pilastrino dedicato a san Giovanni Paolo II un paio di mesi fa. Poi una mattina i volontari dell’associazione ‘Tamara e Davide’, che ha la sede lì vicino, hanno trovato la statuetta in terracotta, raffigurante la Madonna con il Bambino in piedi, caduta a terra e in frantumi. E così a Rastignano, frazione di Pianoro, è nato un piccolo giallo attorno al quale, in attesa di un’eventuale soluzione, si sono già mobilitati la solidarietà e l’attivismo tipici dell’associazionismo locale.

Partiamo dall’inizio. Un anno fa alla presenza dell’arcivescovo di Bologna Matteo Zuppi la comunità ha festeggiato l’inaugurazione di un pilastrino con un’edicola dedicata a Karol Wojtyla. Qualche mese dopo, appoggiata sui gradini, è comparsa improvvisamente la terracotta raffigurante la Madonna: tutti l’hanno notata e hanno iniziato a guardarla con devozione. Tanta però anche la curiosità e le domande rispetto al suo autore e alla sua provenienza.

La statuetta, poi, è stata ritrovata in frantumi ai piedi del pilastrino e da quel momento gli abitanti della frazione hanno pensato a come resaturarla. E’ arrivata così fra le mani di Isabella Pasi, volontaria dell’associazione ‘Tamara e Davide’ e artista locale, diplomata nel 1968 all’accademia di Belle arti di Bologna dove ha seguito i corsi di pittori come Vasco Bendini e Pompilio Mandelli. «Visto l’appoggio provvisorio dove era stata collocata, viene da pensare che la statuina sia caduta per incidente, magari a causa del vento o perché colpita da un pallone o da un urto involontario – dice Isabella Pasi – . Da quando è stata trovata rotta abbiamo cercato di capire di chi fosse o chi fosse il suo autore. Ma non si è fatto avanti nessuno. Su richiesta dell’associazione e di tanti che abitano qui intorno ho dato la mia disponibilità a sistemarla. L’idea è quella di completare l’intervento in questi giorni visto che maggio è il mese della Madonna e nei pressi del pilastrino si recita il rosario».

La statuina di terracotta, che ha un’altezza di una cinquantina di centimetri, risulta spezzata a metà e le parti in alcuni punti sono scheggiate. «Dai particolari del viso e dei piedini del Bambino l’opera sembra di buona fattura – prosegue la volontaria –. C’è anche una firma sul lato, ma non è riconoscibile. Certo è che non rinuncio alla speranza che venga fuori il suo autore o il suo proprietario. Se così non sarà, allora metterò volentieri a disposizione le mie mani, tutto il mio impegno e la mia devozione».

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