
La proposta di Maurizio Quartieri, presidente del comitato utenti della Bologna-Vignola: "È la linea con più episodi in assoluto" .
"Il tema sicurezza è oggi il problema più urgente per chi viaggia in treno". Non è la prima volta che Maurizio Quartieri, presidente dell’associazione che rappresenta gli utenti della ferrovia Bologna-Vignola, accende il faro su un’emergenza evidenziata anche dagli ultimi avvenimenti accaduti alla stazione di Casalecchio, in un crescendo che sembra inarrestabile, nonostante l’aumento dei controlli da parte delle forze dell’ordine.
Era in prima linea anche alla manifestazione indetta dal personale che lavora sui treni, e si è sentito tirato in ballo direttamente dal report reso pubblico da Fer, Ferrovie Emilia Romagna, che alla Vignolese ha assegnato la maglia nera nella classificai casi di ‘viaggiatori intemperanti’: "Col 18% dei 153 episodi che hanno interessato l’intera rete gestita da Fer: 9 linee estese su circa 350 chilometri, il report fotografa una situazione ben nota a chi viaggia sulla linea Bologna-Vignola, più volte denunciata anche da questa rappresentanza. Un primato negativo in parte riconducibile al fatto che si tratta della linea Fer con il maggior numero di utenti, e quindi l’incidenza dei casi aumenta, ma anche e soprattutto per la comparsa recente nel territorio attraversato dalla tratta di fenomeni sociali come quello delle baby gang o gruppi simili, che utilizzano i servizi di trasporto come terra di nessuno, o per raggiungere alcune realtà commerciali, vedi i poli commerciali di Casalecchio Meridiana e Gran Reno, che fungono da punto di aggregazione, a volte usati come arena di scontro". E qui il riferimento è diretto a quanto le cronache hanno riferito anche in questi giorni, dalle aggressioni per rapina delle baby gang nel sottopasso all’accoltellamento fra due studenti minorenni lunedì scorso, ma con episodi già evidenti anche nello scorso anno.
"Si tratta di un tema oggi prioritario e come associazione utenti chiediamo a tutti i soggetti interessati interventi concreti e immediati. Serve potenziare quelle azioni atte a prevenire gli episodi che possono poi sfociare in comportamenti intemperanti; a tal fine, i controlli dei titoli alla salita sul treno a Bologna centrale sono certamente efficaci, ma vanno strutturati per tutte le corse a maggiore frequentazione e estesi alle stazioni più critiche, come Casalecchio Garibaldi, Ceretolo, Palasport – sostiene Quartieri –. Riteniamo sia anche necessario rivedere l’attuale modalità di presenza del personale in servizio sui treni, anche nel numero di unità in servizio, occorre rivedere gli accordi di collaborazione e intervento delle forze dell’ordine, non solo Polfer, in caso di criticità, prevedendo nei confronti dei viaggiatori intemperanti anche provvedimenti simili al daspo già in uso in altri contesti", osserva Maurizio Quartieri, che estende il discorso anche alle stazioni, suggerendo che le istituzioni e la società civile possano riappropriarsi di questi spazi oggi spesso abbandonati e degradati.
Gabriele Mignardi