D’Avena sul palco di Fd’I "La mia musica è per tutti"

L’artista bolognese si è esibita ieri a Roma per celebrare i 10 anni del partito. Tante le critiche ricevute sui social: "È una scelta che va contro i diritti civili"

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Dal Pride, alla Festa dell’Unità, fino al Vaticano. E ora anche in piazza, a Roma, per celebrare i dieci anni di Fratelli d’Italia.

Da più di quarant’anni, Cristina D’Avena canta "in tutti i posti dove è ben voluta e accolta", così come la stessa cantante bolognese non ha esitato a ribadire sui social. Un itinerario di esibizioni in lungo e in largo, quindi, la cui ultima "svolta a destra" non ha però suscitato l’entusiasmo sperato. E, al contrario, ha incendiato l’animo della comunità arcobaleno e scatenato, come uno sciame di api, feroci critiche anche da parte dei suoi storici fans: ieri sera, la sua partecipazione ai festeggiamenti del partito di Giorgia Meloni, ha infatti seminato ben più di un dissenso. "Questa scelta mi provoca un enorme dispiacere – è il commento di un fan –. Per me non può che rappresentare un’ enorme delusione". "Una scelta che stona con i diritti civili che ha sempre sostenuto – fa eco un altro sostenitore amareggiato – non condivido in alcun modo".

D’altra parte, la regina delle sigle dei cartoni animati aveva recentemente cantato anche alla kermesse del Partito Democratico, precisamente lo scorso agosto, a Reggio Emilia. "Stasera (ieri, ndr) come tutte le altre, non porto ideologie, ma musica. Non mi schiero e non cambio pelle all’improvviso. Ho accolto un invito per cantare, non per militare sotto una bandiera – replica la cantante sul suo profilo social –. Ho sostenuto, e sempre sosterrò, i diritti civili e l’amore universale che dovrebbe essere alla base della crescita di ogni essere umano. E se posso trasformare una polemica in qualcosa di più utile, vorrei fosse un’ottima occasione per dimostrare, se mai ce ne fosse ancora bisogno, che la musica unisce, include, conforta".

In una folla di hater, però, c’è anche chi si sfila dal grigiore delle critiche e difende la bolognese e la sua scelta di celebrare, attraverso la sua musica, i dieci anni di fondazione del partito. "Canto Pollon, i Puffi, Memole, Occhi di Gatto, Mila e Shiro – continua Cristina D’Avena sui social – Sono inni di leggerezza e di fantasia. E di nessun’altra natura o pretesa".

"Ho letto tante considerazioni feroci sulla mia partecipazione alla festa – aggiunge l’ex pupilla dello Zecchino d’Oro – Non credo serva spiegare come mi sia sentita. Preferisco ricordare a chi mi ha giudicato, forse con un po’ troppa fretta, chi sono".

Giorgia De Cupertinis

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