Davide è tornato nella sua Bologna La speranza nelle cure al Maggiore

Il ragazzo aggredito a Crotone è ancora gravissimo, ma stabile. Il trasferimento con un volo dell’Aeronautica

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Davide è tornato nella sua Bologna. Non a casa, purtroppo, perché le condizioni del ventenne pestato fino a ridurlo in coma da un ventiduenne, Nicolò Passalacqua, a Crotone sono ancora gravissime. Ma al reparto di Rianimazione dell’ospedale Maggiore, dove si trova in prognosi riservata, ancora in coma farmacologico. I genitori, mamma Giusy e il papà Massimiliano, avevano già annunciato la volontà, qualora le sue condizioni lo avessero permesso, di trasferire Davide nella sua Bologna. E adesso sono lì, con lui, in attesa di un soffio di speranza.

Il trasporto dal Pugliese-Ciaccio di Catanzaro è avvenuto ieri, con un volo dell’Aeronautica militare arrivato nel primo pomeriggio all’ospedale Maggiore, dove riceverà cure in ambiente ultraspecialistico. "Davide si è stabilizzato – ha spiegato l’avvocato Fabrizio Gallo, legale della famiglia Ferrerio – e questo gli ha permesso di sostenere il trasferimento. Un dato positivo, ma le condizioni del ragazzo restano gravi". Intanto, a Crotone, Procura e Squadra mobile stanno continuando a lavorare per delineare i contorni della terribile vicenda: i cellulari della vittima e dei tre indagati (oltre a Passalacqua, che è in carcere e risponde di tentato omicidio, anche due donne, madre e figlia di 41 e 17 anni, indagate per favoreggiamento) sono stati sequestrati e adesso i periti stanno analizzando tutte le chat contenute, sia precedenti che successive all’aggressione, anche per capire se ci fossero stati contatti tra la vittima e i tre indagati, sfociati nella violenza. Tra le ipotesi c’è anche uno screzio sui social. Intanto, la posizione della diciassettenne è stata stralciata e inviata al Tribunale dei minori. Nell’ordinanza di convalida di Passalacqua, che si è avvalso della facoltà di non rispondere, è stata ricostruita tutta l’aggressione: l’arrestato che si avvicina a Davide e gli dice qualcosa; il ventenne che inizia a scappare, seguito dall’altro. Che poi lo raggiunge, gli dà un calcio all’altezza dello sterno e, una volta a terra, massacra Davide con più pugni, in faccia e in testa. La Procura si è riservata trenta giorni per le perizie, ma l’impressione dell’avvocato Gallo è che si "cerchi di chiudere in tempi ancora più brevi". Poi, probabilmente, per Passalacqua verrà chiesto il giudizio immediato.

Una bestialità avvenuta in pieno centro a Crotone, di fronte a tante persone. A cui la mamma di Davide, in occasione della fiaccolata organizzata nella città calabrese si è rivolta, chiedendo di rinunciare all’omertà, di non girarsi più dall’altra parte. Tra le persone presenti al pestaggio c’erano anche le due indagate, che hanno aiutato Passalacqua a scappare. "La famiglia di Davide vuole che sia chiarita bene la posizione di queste donne – spiega l’avvocato Gallo –, per capire se la loro condotta configuri soltanto un favoreggiamento o un reato più grave".

Domenica, in occasione della prima partita in casa del Bologna, la curva del Dall’Ara ha dedicato al ragazzo che sta lottando per la vita, grande tifoso rossoblù, cori e striscioni: come chiesto dal papà, nel prepartita è stato diffuso l’inno ‘Fede rossoblù’ degli Skiantos, e poi gli ultras hanno esposto due striscioni. "La curva ti aspetta. Forza Davide". E poi: "Bolognesi gente tosta. Davide ti aspettiamo in A. Costa". Pochi giorni prima di essere massacrato di botte in strada, Davide aveva infatti sottoscritto l’abbonamento per il campionato appena iniziato. Messaggi di incoraggiamento per il ventenne sono arrivati da mister Sinisa Mihajlovic e anche da Pippo Inzaghi.

Nicoletta Tempera

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