Bologna, la curva rossoblù vicina a Davide Ferrerio: "Tieni duro"

Il ragazzo, pestato a Crotone, è un tifoso. La società pronta a mettere l’inno degli Skiantos domenica. Il saluto degli ultras Fortitudo

Bologna, 18 agosto 2022 - La curva del Bologna c’è. Gli ultras, tutti, sono pronti per domenica a intonare cori per Davide Ferrerio. E la società ha fatto sapere che metterà l’inno degli Skiantos, ‘Fede rossoblù’, come desiderio del papà Massimiliano.

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Già domenica scorsa, fuori casa con la Lazio, nella curva rossoblù era apparso uno striscione per il ragazzo, selvaggiamente picchiato e ridotto in fin di vita, a Crotone, da Nicolò Passalacqua, 22 anni, subito arrestato dalla polizia. ‘Davide tieni botta’, recitava lo striscione, con lettere rosse su fondo bianco, "piccolino, ma perché solo all’ultimo momento abbiamo appreso della tragedia e lo abbiamo dovuto fare in fretta", spiega uno degli ultras ‘Vecchia guardia’, che si fa portavoce della tifoseria bolognese, "pronta a sostenere Davide, anche domenica al Dall’Ara: canteremo per lui".

E anche gli ultras della Fossa della Fortitudo hanno fatto uno striscione, per far forza, da lontano, a Davide. Il ragazzo è ancora ricoverato in condizioni gravissime in Rianimazione all’ospedale di Catanzaro, dopo che, giovedì scorso, era stato brutalmente pestato mentre camminava in pieno centro a Crotone, città d’origine della mamma, il giudice onorario Giusy Orlando, dove da sempre trascorre le estati. "Cosa possiamo fare? Pregare e sperare", sono le uniche parole dei genitori. Distrutti. Straziati. Ma pronti a lottare per e con Davide, perché venga fatta giustizia. Perché "quella belva che si è accanita su di lui marcisca in carcere", come aveva detto mamma Giusy. Passalacqua è stato arrestato poche ore dopo il pestaggio dalla Squadra mobile di Crotone. Un’indagine lampo, messa in campo visionando le immagini di videosorveglianza della strada, centralissima, dove è avvenuta l’aggressione.

Nella convalida del fermo del ventiduenne senza fissa dimora, il gip Massimo Forciniti, ricostruendo l’inseguimento e poi il massacro, parlando di "plurime fratture corrispondenti a plurimi colpi". Inferti con un corpo contundente; o anche, semplicemente, a mani nude, assestati da "persona assimilabile a un professionista atteso l’accostamento alla figura del pugile". Il gip si sofferma anche sulla fuga di Passalacqua, che subito dopo aver ridotto in fin di vita Davide, lo lascia lì, in una pozza di sangue in strada, e fugge in macchina con altre persone, tra cui due donne, adesso indagate per favoreggiamento, riconosciute dalla polizia grazie alla comparazione tra i video degli impianti di sorveglianza e l’attività di condivisione quotidiana portata avanti dalle due sui rispettivi profili di TikTok.

 

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