Davide, in coma da quaranta giorni "Chi l’ha ridotto così balla su TikTok"

Il dolore della famiglia Ferrerio, che assiste ogni giorno il ventenne ricoverato al Maggiore. L’avvocato Bordoni: "Per loro e per chi ha incastrato la vittima si valuti il concorso in tentato omicidio"

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"Mio fratello è in coma da quaranta giorni. E loro fanno i balletti su TikTok". Le parole di Alessandro Ferrerio, ieri in diretta su RaiUno con la mamma e il padre, raccontano lo strazio di una famiglia che, dall’11 agosto scorso, è strappata a metà. Da quando, a Crotone, suo fratello Davide, vent’anni, è stato ridotto in fin di vita da Nicolò Passalacqua, per un assurdo scambio di persona, determinato da un gesto scellerato. Passalacqua è in carcere in Calabria, accusato di tentato omicidio. Davide alla rianimazione del Maggiore, sempre gravissimo. Le donne di cui parla Alessandro sono madre e figlia che, in combutta con l’aggressore, hanno organizzato quella spedizione punitiva finita in tragedia. Sono indagate oggi per favoreggiamento, "ma visto il ruolo svolto nel pianificare il pestaggio, il reato dovrebbe essere riqualificato in concorso in tentato omicidio", spiega l’avvocato Gabriele Bordoni, che rappresenta la mamma di Davide, Giusy Orlando. Le due indagate sono a piede libero e, "malgrado quanto la loro condotta abbia causato, non hanno mai mostrato un minimo di pentimento", dice Bordoni. Affermazioni comprovate dall’attività assidua di madre e figlia sui social, in particolare su TikTok, dove continuano a esibirsi in canzoni e balletti. L’ultimo della ragazza risale a mercoledì.

Questo, mentre il futuro di Davide resta appeso a un filo. "I medici sono bravissimi, mio fratello gode delle cure migliori. Ma la miglior medicina credo sia la vicinanza della sua famiglia – dice ancora Alessandro –. Ogni giorno siamo con lui fino a sera. Gli faccio sentire le canzoni, gli metto le partite del Bologna. Voglio credere che tornerà".

Davide è stato ridotto in fin di vita per l’assurdo messaggio inviato alla diciassettenne indagata dal vero destinatario della spedizione punitiva. La ragazza, stando a quanto ricostruito dalla Squadra mobile di Crotone, assieme alla mamma e al suo fidanzato Passalacqua, aveva organizzato l’incontro trappola, per dare una lezione al trentunenne con cui chattava. Quest’ultimo, però, arrivato al luogo dell’appuntamento ha capito le reali intenzioni del terzetto, decidendo su due piedi di inviare un messaggio alla diciassettenne, dicendole di essere arrivato e indossare una camicia bianca. Ossia, quella che indossava Davide, che il trentunenne, nascosto su una panchina defilata, aveva visto attendere ignaro un amico per andare a mangiare una pizza.

"Il ruolo di questo trentunenne – spiega l’avvocato Bordoni –, che attualmente non è indagato, è stato la conditio sine qua non del pestaggio di Davide. Avrebbe potuto dire qualunque cosa. Che era in ritardo, che non c’era. Invece, dalla panchina dove si trovava, ha visto Davide. E ha mandato quel messaggio, causandone l’aggressione. Aveva piena consapevolezza del rischio a cui esponeva quel povero ragazzo, senza alcuna necessità. Per questo riteniamo che la Procura debba valutare di iscriverlo per concorso anomalo in tentato omicidio".

Nicoletta Tempera

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