Si sono sfiorati, ma alla fine non si sono incontrati. Chi avrebbe voluto immortalarli insieme, nella prima foto pre-elettorale è, però, rimasto deluso. Elena Ugolini, candidata civica sostenuta dal centrodestra alle prossime Regionali, è arrivata poco dopo le 8 nel Cortile d’Onore di Palazzo d’Accursio, assistendo in disparte agli interventi delle autorità. Dopo un saluto rapido al sindaco Matteo Lepore, non ha preso parte al corteo dietro lo striscione ’Non dimenticare’ da piazza Nettuno verso la stazione, ma ha presenziato alla Messa celebrata dal cardinale Matteo Zuppi. Diverso il 2 agosto di Michele de Pascale, in corsa con il centrosinistra per il post-Bonaccini. Da sindaco di Ravenna, come tutti gli anni, ha preso parte al corteo con fascia tricolore e ha seguito la commemorazione in piazza Medaglie d’Oro, come sempre fatto negli ultimi otto anni da primo cittadino. Questa volta, però, ha un altro ruolo: quello di candidato di centrosinistra alle prossime Regionali per il post-Bonaccini (anche lui presente al corteo). Da qui, durante il percorso lungo via Indipendenza e via Amendola non sono mancate chiacchiere con diversi esponenti del Pd. Con Elly Schlein, in particolare, ci sono stati sorrisi e chiacchiere, per poi ritrovarsi insieme ieri sera alla festa dell’Unità a Pian di Setta, dove la leader dem si "è detta molto fiduciosa per il progetto de Pascale". Per il resto, nel serpentone verso la stazione, ha dispensato saluti, strette di mano, si è intrattenuto con Patrick Zaki. E, dopo aver ricordato alcune vittime di Ravenna della strage (Antonella Ceci e Leoluca Marino), si è lasciato andare a un commento politico dopo l’intervento del ministro Matteo Piantedosi: "Ha pronunciato la parola neofascista, per il governo di cui fa parte non può che essere una notizia...". Ugolini, dalla sua, è invece tornata indietro al 1980: "Ero alla stazione il giorno prima della strage, il primo agosto. Avevo 20 anni. Questo dimostra che questa tragedia poteva colpire tutti...". Per il resto, la preside bolognese, per il 2 agosto dice parole chiare: "È una ferita aperta per tutti noi bolognesi. Ho partecipato alle commemorazioni ufficiali per testimoniare la mia vicinanza ai famigliari delle vittime, sostenendoli con tutta la forza nella richiesta di giustizia e verità che parte da un punto ormai chiaro, cioè la matrice neofascista dell’attentato".
ros. carb.