PIERLUIGI TROMBETTA
Cronaca

"Degrado e cantieri abbandonati, un ghetto"

L’ira del comitato dei residenti del ’Tiro a segno’: "Lotti di terreni incolti e animali di ogni tipo, era una zona semi residenziale"

L’ira del comitato dei residenti del ’Tiro a segno’: "Lotti di terreni incolti e animali di ogni tipo, era una zona semi residenziale"

L’ira del comitato dei residenti del ’Tiro a segno’: "Lotti di terreni incolti e animali di ogni tipo, era una zona semi residenziale"

Degrado da anni, fuori dal centro di Crevalcore, nella zona residenziale chiamata del ‘Tiro a segno’. Lo segnala un comitato di cittadini, composto da una cinquantina di residenti della zona che hanno già dato vita a una raccolta di firme per sensibilizzare il Comune – senza successo – sulla situazione.

"Stiamo parlando – spiega il comitato – di una zona nuova di 16-20 anni fa che è stata costruita solo in parte; tutto il resto è ancora da costruire ci sono lotti di terreno lasciati incolti, sporchi e ormai sono anni che si registrano lamentele. Abbiamo dato vita a una raccolta firme, depositata in Comune all’ufficio igiene".

In questo quartiere ci sono cinque palazzine e, a dire dei residenti, sembra che le erbacce stiano inglobando gli edifici. "Ci sono – continua nella propria segnalazione il comitato – ratti, bisce, zecche. Inoltre uno di questi lotti è stato scavato, pare per iniziare una costruzione. Si tratta di un lotto attaccato a una palazzina. Ma i lavori si sono interrotti, non è più stato costruito nulla da un anno a questa parte; piano piano lo scavo si è riempito di acqua che emana cattivo odore. Chissà che succederà quando le temperature saliranno, con il conseguente proliferare delle zanzare. Il Comune ha detto che farà la disinfestazione. Ma dipende se la farà nei tempi giusti".

E aggiunge: "Qui c’è una infestazione non solo di zanzare, ma di altri animali complice la sporcizia e l’erba alta. E la situazione sta diventando un problema igienico. Scriveremo a questo proposito una lettera all’Asl. Non vogliamo che questi cittadini che hanno pagato per una zona semi residenziale vivano in un ghetto".

Sulla vicenda, replica il sindaco Marco Martelli: "Trattasi – spiega il primo cittadino – di una zona di espansione suddivisa in tre comparti, tutti e tre incompleti, causa due fallimenti di due società diverse. Finalmente dopo quasi 20 anni i due comparti falliti sono andati all’asta e acquistati. Sono a buon punto le procedure per la ripresa dei lavori di tutti e tre i comparti. Negli anni il Comune si è sempre interessato pur nelle difficoltà di dover trattare con dei curatori fallimentari e un’impresa con poco interesse a edificare nuove abitazioni".

E continua: "Il lotto scavato vede la presenza di acqua normalissima come si trova in qualsiasi laghetto. Per sicurezza abbiamo fatto verifiche in proposito. In questa zona i tecnici incaricati effettuano i controlli come nel resto del territorio per individuare le larve di zanzara e procedere con i trattamenti necessari, come del resto fa nel restante territorio comunale".

Pier Luigi Trombetta