Bologna, due anni fa il delitto Matteuzzi: “Il killer di Sandra? Eroe”. Haters denunciati

La sorella della vittima contro l’odio social: basta infangare la sua memoria. Stasera l’evento in piazza Dalla per “ricordare e omaggiare Alessandra”

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Alessandra Matteuzzi aveva 56 anni quando fu uccisa dall’ex fidanzato

Bologna, 23 agosto 2024 – Dopo due anni ci sono persone che offendono la memoria di mia sorella, che non può difendersi né parlare. Tutto ciò è inaccettabile: faccio denuncia”. Oggi è l’anniversario del femminicidio di Alessandra Matteuzzi, uccisa sotto casa sua a Bologna dall’ex fidanzato Giovanni Padovani, condannato in primo grado all’ergastolo.

Una tragedia che ancora permette agli haters sul web di infangare l’immagine di ’Ale’. E la sorella, Stefania, non ha intenzione di sorvolare su commenti che definiscono Padovani un “eroe”, parlando dell’episodio come di “selezione naturale”.

A ottobre già 9 “odiatori del web” andranno a processo per diffamazione aggravata. “Da loro accetterei almeno un moto di scuse – racconta Stefania –. Sono commenti gravi che colpiscono chi non c’è più, come Sandra, e anche chi è vivo e può leggerli. Porterò loro in tribunale: si tratta di una questione di rispetto per mia sorella e per i suoi valori. Mi sono legata alla legge, sono pronta perché voglio giustizia per mia sorella”.

Dell’odio social, Stefania parlerà anche stasera all’evento organizzato in piazza Dalla per “ricordare e omaggiare Alessandra – continua –. Una serata all’insegna della musica, che Sandra amava tanto. Lei cantava ovunque, anche con mamma (scomparsa a maggio, ndr)”. L’evento, con musica dal vivo, è per “Sandra e per tutte le vittime – conclude Stefania –. Faremo luce anche sulle violenze che le donne subiscono prima del femminicidio, come lo stalking. Riflettiamo insieme con la comunità su tutto questo”.