Dengue, a Bologna un nuovo caso. Disinfestazione in zona Dagnini

Via alle misure di profilassi, ecco cosa devono fare i residenti

Dengue, a Bologna due casi in pochi giorni (foto di repertorio Ravaglia)

Dengue, a Bologna due casi in pochi giorni (foto di repertorio Ravaglia)

Bolgna, 9 luglio 2019 - Rilevato un caso importato di Dengue in città. E' il secondo caso in pochi giorni dopo quello registrato in zona Andrea Costa. La dengue è una malattia infettiva che, di norma, ha un decorso benigno con una fase acuta che dura circa una settimana, mentre possono rimanere dolori articolari per alcuni mesi. La terapia è di tipo sintomatico e serve soprattutto a ridurre i dolori. Questa notte e fino al luglio 12 luglio, verranno attivate le misure di profilassi: è già in corso la disinfestazione, come da protocollo regionale, nell’area circostante la casa della persona colpita, per prevenire l’insorgenza di eventuali casi secondari. (Per informazioni: Call Center 051 203040 oppure Quartiere Santo Stefano 051 2197011) La zona di trattamento comprende via Dagnini, via Largo Lercaro, via Gigli, via Ruggi e via Silvagni. Il Comune chiede a residenti, amministratori condominiali, operatori commerciali, gestori di attività produttive e in generale a tutti coloro che abbiano l’effettiva disponibilità di aree aperte o abitazioni in queste aree, di permettere l’accesso degli addetti alla disinfestazione per l’effettuazione dei trattamenti larvicidi, adulticidi e la rimozione dei focolai larvali presenti in area cortiliva privata oltre che di chiudere le finestre durante le ore notturne.

In tema di lotta alla zanzara tigre, il Comune ricorda che i trattamenti periodici di prevenzione per evitare il proliferare della zanzara sono obbligatori per tutti i proprietari o conduttori di aree e terreni nel periodo aprile-ottobre e, nel caso di aree pubbliche (parchi, strade, edifici di proprietà, ecc..) sono eseguiti a cura dell'amministrazione comunale. È indispensabile che i soggetti privati provvedano a trattare con specifici prodotti larvicidi i pozzetti e i tombini di raccolta delle acque piovane, eliminino l’acqua dai sottovasi e non vengano lasciati secchi o contenitori con l’apertura rivolta verso l’alto, evitando in questo modo il ristagni idrici che possono essere oggetto di sviluppo larvale della zanzara tigre.

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