CHIARA GABRIELLI
Cronaca

Detersivo al bar al posto dell’acqua: “Nessuno ha mai chiesto scusa”

L’altro giorno l’udienza davanti al giudice di pace. Lesioni a una 48enne, ma è complicato stabilire se i danni riportati dalla donna sono permanenti o meno

Il 2 novembre scorso la 48enne è andata nel solito bar in zona Savena e le è stato servito del detersivo al posto dell’acqua: era finita in coma

Il 2 novembre scorso la 48enne è andata nel solito bar in zona Savena e le è stato servito del detersivo al posto dell’acqua: era finita in coma

Bologna, 22 marzo 2025 – Al bar le avevano servito detersivo per lavastoviglie al posto dell’acqua e lei era finita in coma, riportando lesioni gravissime: dopo le indagini preliminari del pm Morena Plazzi, l’altro giorno davanti al giudice di pace Cristina Piazza si è svolta l’udienza ed è stato disposto il rinvio al 25 settembre. Guido Pelletti, professore associato di medicina legale dell’Università di Bologna, ha svolto la consulenza tecnica di parte (la donna è assistita dall’avvocato Giulio Cristofori), che però deve ancora completare: è complicato infatti stabilire se i danni riportati dalla donna sono permanenti o meno.

La vicenda

Il fatto è accaduto il 2 novembre scorso: la 48enne, mamma di quattro figli, è andata al solito bar in zona Savena, proprio di fronte al palazzo in cui lavorava come colf. Dopo aver bevuto un caffè macchiato, ha chiesto un bicchierino d’acqua: la barista l’ha servita, ma lei ha sputato il liquido e iniziato a vomitare subito dopo. “Sentivo un fortissimo dolore alle labbra e alla gola”. Ricoverata al Sant’Orsola, era finita in coma: le sono state riscontrate lesioni a cavo orale e mucosa di esofago e stomaco ulcerata e sanguinante per un “quadro endoscopico compatibile con lesioni di grado medio-alto da ingestione di caustici”.

Oggi, “lei sta meglio, ma il ricordo di quanto accaduto resta molto vivido a livello psicologico, per lei è stato un periodo davvero pesante (non ha potuto lavorare per mesi, ndr). Altra cosa che la rattrista, il fatto che i baristi non si siano mai fatti vivi per chiedere scusa”. Unica indagata, la barista che le ha servito il detersivo. “L’assicurazione è pronta a risarcire – sottolinea l’avvocato Fabio Chiarini, che assiste la barista –, non abbiamo nessun tipo di opposizione alla quantificazione. Negli ultimi mesi, i baristi (addetta al bancone e titolare) sono sempre preoccupati e molto dispiaciuti, e sperano che tutto si possa concludere nel migliore dei modi per questa donna”.