NICOLETTA TEMPERA
Cronaca

Di notte sui tetti col passamontagna, il giudice: “Non è un ladro, faceva parkour”

Con questa decisione, l’accusa per il giovane è stata derubricata da tentato furto a violazione di domicilio. Braccato tra le tegole ha anche spintonato varie volte i carabinieri

Arrestato dai carabinieri dopo una colluttazione, il ragazzo è stato condannato e rimesso in libertà dal giudice

Arrestato dai carabinieri dopo una colluttazione, il ragazzo è stato condannato e rimesso in libertà dal giudice

Bologna, 15 febbraio 2025 – Vestito praticamente come uno dei fratelli della Banda Bassotti, si aggirava sopra i tetti di piazza San Martino. Ma per il giudice di fronte a cui, l’altro giorno, l’acrobatico ventisettenne si è presentato per la direttissima dopo l’arresto da parte dei carabinieri del Radiomobile, non si trattava di un ladro. Bensì, di un appassionato di parkour. Ossia, di salti spericolati da un punto all’altro (in questo caso da un tetto all’altro).

Ha del bizzarro la vicenda avvenuta qualche notte fa sopra i tetti di piazza San Martino. A chiamare il 112, perché svegliato intorno alle 4 da alcuni rumori che arrivavano dal lucernaio, è stato un residente: il proprietario dell’abitazione era andato a vedere cosa stesse accadendo e aveva notato, attraverso l’abbaino della camera da letto, un uomo vestito di nero, con un passamontagna sul volto, uno zaino in spalla e una torcia in mano che camminava sul tetto sopra la sua casa. Una circostanza descritta ai militari dell’Arma, che sono quindi corsi nella piazza.

Entrati nel palazzo e saliti sul terrazzo condominiale, i carabinieri del Radiomobile hanno subito notato il ragazzo, che nel frattempo aveva tentato di nascondersi tra le tegole. Capito di non avere vie di fuga, il ventisettenne (che ha precedenti per violenza privata e resistenza) non ha esitato a spintonare più volte i militari, già in precario equilibrio sulle tegole, mettendo a repentaglio la loro incolumità pur di riuscire a scappare. Raggiunto, il ragazzo ha di nuovo opposto resistenza, ingaggiando una breve colluttazione coi militari prima di essere immobilizzato definitivamente.

Viste le circostanze, il giovane è stato quindi arrestato per tentato furto e resistenza. La mattina dopo, difeso dall’avvocato Paolo Rogari, si è presentato di fronte al giudice per la direttissima: qui, il colpo di scena. "Il mio assistito – spiega l’avvocato Rogari – è un appassionato di parkour. E quello stava facendo sopra al tetto: lo dimostra anche il fatto che non ha provato a entrare in nessuna abitazione, limitandosi a camminarci sopra".

E in questo contesto il passamontagna e il resto dell’armamentario da ‘soliti ignoti’ sarebbe stato incluso nell’abbigliamento ‘tipico’ della disciplina. Una versione quantomeno curiosa che è stata però sposata dal giudice, che ha quindi derubricato il tentato furto in violazione di domicilio, con il ventisettenne che ha patteggiato una pena di 5 mesi e 10 giorni di reclusione (pena sospesa) per la resistenza opposta ai militari.