Bologna, via il fischietto. Di Palma apre un’osteria

L’ex capo dei vigili urbani dietro il bancone di ‘Bibe’ in via Mazzini

L’ex capo della Municipale, Carlo Di Palma

L’ex capo della Municipale, Carlo Di Palma

Bologna, 12 marzo 2018 – Via la divisa, il berretto bianco con le mostrine da capo. Meglio il grembiule da oste, e in mano, al posto del fischietto e del blocchetto delle multe, un calice di vino e il taccuino per le ordinazioni.

Svolta curiosa, quella di Carlo Di Palma: comandante della Polizia Municipale a Ferrara per otto anni e per cinque sotto le Due Torri è adesso proprietario e gestore, assieme alla figlia Sofia di un’enoteca della Bologna ‘fuoriporta’.

A rivelare questo suo radicale cambio di vita è Danilo Masotti. In un simpatico video pubblicato su Facebook: ecco infatti Di Palma spuntare con un ghiotto tagliere di ‘crostoni alla Simenon’. E poi mostrare, fiero, la cantina di cui la figlia, sommelier, è sacerdotessa, mentre l’altro figlio Federico (appassionato di archeologia), assiste partecipe all’impresa.

La nascita di Enoteca Bibe in via Mazzini, sotto il portico degli Alemanni, (bibe, in latino, significa ‘bevi’), è legata all’addio di Di Palma alla Polizia Municipale cittadina lasciata nle 2016 complice il ‘divorzio’ non idilliaco con il sindaco Merola.

Di Palma ha così compiuto il grande passo: «Mi sono lanciato con passione in questa avventura assieme ai miei figli. Sotto l’antico portico degli Alemanni, abbiamo deciso di scommettere su un locale che inneggiasse al vino, al buon cibo, alla passione non solo della gastronomia, ma anche dello stare insieme».

Al Bibe, perciò, non c’è rischio di divieto di sosta (l’enoteca è aperta dalla colazione alla tarda sera), piuttosto di essere fermati dall’alcoltest «perché i nostri vini, selezionati, sono emozionanti – sorride l’ex comandante dei vigili urbani –: personalmente curo la ricerca di olii extravergini che parlano del primato italiano, di salumi e formaggi artigianali di certificata territorialità».

Ecco allora spuntare l’omaggio a Ferrara, che Di Palma garantisce di portare ancora appuntata al petto: «Sono un cultore della salama da sugo – sorride –, e non mi vergogno certo di proporla assieme alle ‘crescentine’ bolognesi, in alternativa a un piatto di lasagne». Un derby che non innesca sommosse.

Abituato ai lunghi turni (dal 1982 ha svolto l’attività di vigile urbano, prima di diventare comandante a Castenaso nel 1994), Di Palma non teme il tour de force dell’enoteca: «Qui ho i miei figli, cui farò da spalla per qualche anno – afferma –, qui passano tanti amici e, spero, anche tanti ferraresi».

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