
In occasione della giornata mondiale del diabete (14 novembre), l’Azienda USL ha organizzato un corso di formazione dedicato ad operatori scolastici e sanitari per conoscere, riconoscere e approfondire, insieme alle famiglie dei piccoli pazienti e all’Associazione Giovani Diabetici (AGD) alcuni aspetti riguardanti le nuove tecnologie, l’alimentazione, l’attività motoria e gli aspetti psicologici legati al diabete di tipo 1. Questa malattia, che colpisce prevalentemente bambini e giovani, è autoimmune e non diagnosticabile fino alla comparsa dei primi sintomi che, quando si presentano, appaiono in ogni caso difficilmente identificabili. Sia chiaro, se diagnosticata in tempo questa malattia è ben gestibile e non limita la vita sociale dei piccoli malati. Giuseppe Antonio Panzardi, dirigente dell’ufficio scolastico territoriale, in merito al ruolo della scuola nel sistema di presa in carico dei bambini con diabete ha dichiarato che "c’è la necessità di offrire loro tutto il supporto e l’assistenza necessaria, per questo è importante formare il personale scolastico in modo che possa intervenire". Dal 2019 in tutte le scuole del territorio "è inoltre stato siglato un protocollo per la somministrazione di farmaci, tra qui l’insulina" conclude Panzardi . Salvatore Santoro, presidente dell’AGD, è poi intervenuto in merito all’importanza di questi eventi affermando che, iniziative come questa aiutino a "fare sistema", una tappa fondamentale per costruire una rete di
informazione e formazione. In conclusione, Rita Ricci, direttrice della Pediatria di comunità dell’USL, è intervenuta aggiornando i dati dei bambini in carico in ambito scolastico nel 2023, "su 228 minori affetti da diabete di tipo 1, il 91% sono stati presi in carico con successo". Dati che fanno ben sperare in relazione all’aumento di casi totali dall’anno precedente.
Alberto Biondi
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