Dieci anni di Orchestra Senzaspine Grande festa con concerti e opera

Nel 2023 l’anniversario della formazione bolognese che unisce la musica alla missione sociale. Si parte a febbraio al Teatro Consorziale di Budrio per Carnevale. Spettacoli per tutto l’anno

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La musica è di tutti. E’ lo slogan che meglio descrive, al di là dei linguaggi utilizzati, la missione culturale e sociale dell’Orchestra Senzaspine, la formazione bolognese che nel 2023 celebra i suoi primi dieci anni con una stagione ricchissima, 10 rappresentazioni che si intrecciano con altri appuntamenti fuori dai teatri, pensati per lo spazio urbano. Come è tradizione, la maggior parte dei concerti saranno ospitati dal Duse, stabile compagno di viaggio, con il Comune e la Regione dell’ensemble che ha la sua casa nell’ambiente rigenerato del Mercato Sonato. Gli spettacoli sono divisi in tre categorie, dall’Opera al Centro alla Sinfonica a Colori, sino ai Concerti Animati, seguendo la definizione, all’Orchestra molto cara, La musica non ha un senso. Che vuol dire continuare e intensificare le relazioni con le realtà che lavorano per l’inclusione di un pubblico nuovo, abitualmente escluso da queste esperienze, come l’Istituto Cavazza, la Fondazione Gualandi, l’Ente nazionale sordi, iL Fiadda e l’Antoniano Onlus. Con questi enti Senzaspine avvierà laboratori e incontri.

Si inizia il 6 e il 7 febbraio (il 5 al Teatro Consorziale di Budrio) con un classico dei Senzaspine, il grande gioco sonoro di Filmusic, una festa di Carnevale, dove l’invito è arrivare in maschera per ascoltare le più celebri colonne sonore. Serata aperta anche ai giovani compositori grazie a un concorso curato insieme alla Cineteca sulla scrittura di una partitura per un cortometraggio. La migliore sarà eseguita durante la serata. Il 13 e il 14 febbraio (il 12 a Budrio) inizia la sezione dei Concerti Animati, rivolti alle scuole e alle famiglie, usando l’illustrazione animata insieme alla musica. In programma Il carnevale degli animali, al quale seguirà il 7 e l’8 marzo, Il Piccolo Principe, con il celebre libro di Antoine de Saint-Exupèry che diventa una fiaba musicale.

La ‘prima’ della stagione operistica è l’1, 2 e 5 aprile (il 29 e 30 marzo a Budrio) con La Bohème di Puccini, che vedrà sul palco, anche il Coro della Voci Bianche del Comunale di e il Coro Lirico Sinfonico Colsper. Si prosegue il 3 e 4 aprile con Pierino e il Lupo, il 5 e 6 giugno con Il Signor Bruschino, prodotta in collaborazione con Verona Accademia per l’Opera e l’Accademia di Belle Arti di Brera, mentre per i Pagliacci, la stagione si sposta dal 22 settembre al 15 ottobre sotto una tenda da circo, uno spazio inusuale, che farà sentire gli spettatori, a stretto contatto con i musicisti, parte integrante dell’azione. Il 2 novembre si torna al Duse per le Sinfonie Sherazade e Quadri di un’esposizione, dal l’1 al 3 dicembre appuntamento con Il Trovatore e gran finale il 26 e 27 dicembre con il divertimento sonoro di Bollicine. L’Orchestra festeggerà anche con uno spettacolo gratuito in una piazza ancora da definire e con la produzione dell’opera lirica collettiva E buio fu, all’interno dell’avviso pubblico del Comune, La città che risuona.

Pierfrancesco Pacoda

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