AMALIA APICELLA
Cronaca

Dieci anni senza Claudio Caligari. Mastandrea in città per ricordarlo

Il regista è morto il 26 maggio 2015. Il suo cinema guardava ai ’cani sciolti’ delle periferie romane. Domani, dalle 13 alle 22,15, al Modernissimo tutti i suoi film presentati dall’attore e amico Valerio.

Il regista è morto il 26 maggio 2015. Il suo cinema guardava ai ’cani sciolti’ delle periferie romane. Domani, dalle 13 alle 22,15, al Modernissimo tutti i suoi film presentati dall’attore e amico Valerio.

Il regista è morto il 26 maggio 2015. Il suo cinema guardava ai ’cani sciolti’ delle periferie romane. Domani, dalle 13 alle 22,15, al Modernissimo tutti i suoi film presentati dall’attore e amico Valerio.

"Muoio come uno stronzo. E ho fatto solo due film", dice Claudio Caligari all’amico Valerio Mastandrea poco prima di andarsene, a 67 anni. Il primo film, del 1983, è il ritratto dell’eroinomania per le strade di Roma. Nel secondo, Mastandrea è un poliziotto e il capo di una banda di rapinatori. Passano quindici anni tra i due lavori. È il prezzo da pagare per essere stato autenticamente indipendente. Per aver lottato per riuscire a realizzare un cinema duro, libero, pasoliniano, che guardava ai cani sciolti delle periferie romane.

Caligari moriva il 26 maggio del 2015. Domani sono dieci anni esatti e la Cineteca lo ricorda con una giornata al Modernissimo, durante la quale saranno proiettati tutti i suoi film. Ad aprire la rassegna, alle 13, è La parte bassa, documentario ultraindipendente di Caligari e Franco Barbero dedicato ai movimenti giovanili milanesi. Alle 15,30 Simone Isola introduce l’intimo ritratto realizzato assieme a Fausto Trombetta, Se c’è un Aldilà sono Fottuto. Vita e cinema di Claudio Caligari. Valerio Mastandrea presenta invece la trilogia del regista incontrando il pubblico in occasione di tutte e tre le visioni. Già, trilogia. Perché a quei due film cui si riferiva, se ne aggiunge un terzo, Non essere cattivo. Caligari scompare poco dopo le riprese e il film viene distribuito proprio grazie all’impegno di Mastandrea. Alle 17,45 è la volta di Amore Tossico: scritto in collaborazione con il sociologo Guido Blumir e interpretato da attori non professionisti e realmente tossicodipendenti. Registra l’esistenza, penosa e banale, tra una dose e l’altra di eroina. Alle 20, L’odore della notte, diventato di culto, è il crescendo di violenza di una banda di rapinatori capeggiata da un poliziotto corrotto e anarcoide. Infine Non essere cattivo, alle 22,15, viene presentato da Isola, Mastandrea, Giordano Meacci e Francesca Serafini. Nel film, Alessandro Borghi e Luca Marinelli, amici da sempre, si muovono tra piccola criminalità e spaccio di droghe sintetiche.

"C’è gente che ne ha fatti trenta – di film – ed è molto più stronza di te", gli ha risposto quella volta Mastandrea. Aveva ragione.

Amalia Apicella