Smog Bologna, la deroga per i ribelli. I diesel Euro 4 potranno circolare

Lunedì il tavolo in Regione con i Comuni, si va verso la concessione per i diesel dotati del dispositivo antiparticolato AGGIORNAMENTO / La Regione rinuncia al blocco dei diesel euro 4

Smog Bologna (Foto di repertorio Ansa)

Smog Bologna (Foto di repertorio Ansa)

Bologna, 7 ottobre 2018 - Deroga per tutti gli autoveicoli diesel Euro 4 dotati del filtro antiparticolato, che quindi potranno regolarmente circolare in tutta la Regione. Blocco invece confermato per gli Euro 4 senza quel filtro. È questa la concessione, secondo quanto filtra da viale Aldo Moro, che la Regione si prepara a varare per superare la massiccia ribellione contro le misure del nuovo Pair, il piano regionale per la qualità dell’aria.

AGGIORNAMENTO / La Regione rinuncia al blocco dei diesel euro 4

Domani mattina si terrà il tavolo tecnico, alla presenza del governatore Stefano Bonaccini, per registrare le posizioni di tutti e 30 i Comuni aderenti al Pair e arrivare a un accordo. La disomogeneità di applicazione su territori confinanti non è tollerabile, ecco perché quella dell’antiparticolato – già montato sulla stragrande maggioranza dei diesel Euro 4, chi lo toglie spesso lo fa per aumentare le prestazioni della propria auto – dovrebbe essere la deroga decisiva per riparare dopo il corto circuito nei Comuni.

A questa deroga principale potrebbero esserne accostate delle altre, se ne parlerà domani. Nel Bolognese i battistrada del ‘no’ alle stretta sugli Euro 4 sono stati i Comuni di Castenaso e Granarolo, seguiti da San Lazzaro. Di due giorni fa è la notizia che nemmeno a Sasso Marconi e in Valsamoggia hanno intenzione di applicare l’ordinanza – in questo caso, per ora, con il placet della Regione –, mentre a Ozzano si attende il responso dell’incontro di domani per capire il da farsi, visto che ad Anzola, che pure confina con il territorio bolognese, pare che la stretta non si applichi. Ma a Ozzano, vicina a Castenaso e San Lazzaro, sì. Contraria alla misura è anche l’Anci regionale, il cui presidente, il sindaco di Ravenna Michele De Pascale, ha detto di aspettarsi «deroghe» dal tavolo, anche perché «la misura così com’è sta creando problemi alle famiglie».

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Intanto contro i Comuni ribelli insorge il Wwf Emilia-Romagna. «I sindaci sono irresponsabili» scrive in un comunicato l’associazione ambientalista, che rimarca: «Non si possono più ignorare alcuni dati: la Pianura Padana è l’area più inquinata d’Italia e conta 91mila decessi prematuri all’anno a causa dello smog». Senza contare che nel 2017 «più della metà delle stazioni di controllo in Emilia-Romagna ha registrato sforamenti oltre i 35 giorni l’anno». Per tutte queste ragioni, «non prendere provvedimenti», come hanno fatto Castenaso e Granarolo, che faranno circolare i diesel euro 4 nonostante le decisioni della Regione, «è del tutto irresponsabile». Il fatto che i diesel non siano l’unica fonte inquinante «è un motivo per aggiungere provvedimenti e non per togliere i pochi sui quali si è riusciti a prendere una decisione, dopo anni di colpevole immobilismo», attacca il Wwf. Insomma, se è comprensibile che qualche automobilista protesti in difesa delle proprie abitudini, «non è accettabile che un sindaco, autorità sanitaria locale, si adoperi per boicottare una delle poche misure efficaci per difendere la qualita’ dell’aria». Da qui l’invito a sindaci e a consiglieri regionali «ad applicare e sostenere in modo serio e rigoroso tutte le misure anti inquinamento, senza arretramenti, ma al contrario estendo le misure ad altri settori e fonti inquinanti».

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