Dipendenti infedeli ad Anzola, la grande razzia dei magazzinieri

Nove lavoratori dell’Unilog nei guai, quattro licenziati e cinque sospesi. Incastrati dai video dei furti ripresi dai carabinieri

Un fotogramma ripreso dalle microcamere dei carabinieri

Un fotogramma ripreso dalle microcamere dei carabinieri

Bologna, 29 febbraio 2020 - Magazzinieri infedeli. Licenziati per giusta causa, ovvero per aver rubato generi alimentari, quattro dipendenti, con mansioni di movimentazioni delle merci, all’Unilog di Anzola. E altri cinque sono stati sospesi dal lavoro in attesa di valutare meglio le loro posizioni. Si tratta di otto stranieri e di un italiano. Nei primi mesi del 2019 la società Unilog Group Spa che gestisce magazzini alimentari in Anzola dell’Emilia, si è vista costretta a denunciare ripetuti furti.

Gli ammanchi di materiali, pallet e alimenti negli ultimi anni sono aumentati in maniera preoccupante sino a superare il valore di decine di migliaia di euro. Nei primi mesi dell’anno scorso, dopo un’indagine condotta dai carabinieri di Anzola, è stato denunciato un trasportatore che rubava pallet per rivenderli nel mercato illegale. Il trasportatore ha patteggiato la pena, risarcito Unilog Group Spa ed è stato allontanato dal servizio. Ma sempre nella primavera dell’anno scorso la Procura di Bologna ha avviato un’indagine all’interno del magazzino avvalendosi di telecamere nascoste. Al termine delle indagini, alla fine dello scorso gennaio otto lavoratori della società Uniservice Srl, società controllata totalmente da Unilog Group Spa, sono stati destinatari di provvedimenti dell’Autorità giudiziaria con decreto penale di condanna. Mentre per un nono lavoratore, con precedenti, è stato emesso l’avviso di chiusura indagini, preludio alla richiesta di rinvio a giudizio. Nei decreti vengono addebitati molteplici furti registrati nei 15 giorni di riprese, furti che hanno riguardato centinaia di confezioni di generi alimentari.

I dipendenti infedeli agivano nascondendo ogni volta le merci all’interno degli indumenti di lavoro o sui mezzi in dotazione e mettevano a segno gli ammanchi anche in gruppo in modo da garantirsi la massima tranquillità di azione. Si aggiunge a tutto questo il clima intimidatorio che influenzava l’attività dei lavoratori onesti. Tanto da arrivare al danneggiamento delle vetture in sosta, di proprietà di lavoratori onesti che avevano assistito loro malgrado ai furti, nel parcheggio di servizio. Uniservice Srl ha avviato procedimenti i disciplinari contestando gli addebiti ai propri dipendenti infedeli. I quattro lavoratori che si sono resi responsabili del più alto numero di furti sono stati licenziati, mentre gli altri cinque hanno ricevuto una sospensione. Unilog, confermando i fatti accaduti e l’esito dell’inchiesta giudiziaria, al momento però preferisce non fare dichiarazioni. L’indagine è stata svolta dai carabinieri di Anzola attraverso appostamenti notturni e le immagini delle telecamere nascoste.

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