MONICA RASCHI
Cronaca

Disabile resta senza taxi. "Solo, al buio e al freddo"

Il racconto della compagna: "L’auto era prenotata, ma non è mai arrivata". Riccardo Carboni, presidente Cotabo: "Molto dispiaciuto. Faremo le verifiche"

Sara Vacchi assieme al compagno Giuseppe, vittima del disguido

Sara Vacchi assieme al compagno Giuseppe, vittima del disguido

Bologna, 19 novembre 2023 – È rimasto da solo, al buio e al freddo nella zona artigianale di Granarolo dell’Emilia in attesa del taxi che lo riportasse a casa. Mezzo che non è mai arrivato. La vicenda accaduta a Giuseppe, è resa nota, in tutti i dettagli, dalla compagna Sara Vacchi.

"Circa dieci giorni fa ho prenotato allo 051-374300 (interno 3) un taxi per il giorno 14 da Quarto Inferiore a Castenaso, una tratta di pochi chilometri che collega il luogo di lavoro del mio compagno affetto da sclerosi multipla in sedia a rotelle, a casa nostra – racconta Sara –. Ogni giorno sono io che lo porto al lavoro e lo vado a prendere ma per tre martedì di novembre, essendomi iscritta a un corso, non potevo tornare a prenderlo e allora ho prenotato il mezzo per le persone disabili, come indicato nel sito web. Puccio (Giuseppe, ndr) aspettava il taxi che doveva arrivare per le 17,30 nel punto concordato ma così non è stato. Mi ha chiamata che era lì, al buio e al freddo ma non arrivava nessun taxi".

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Poco dopo è arrivata una telefonata di Cotabo, alla quale Sara ha immediatamente risposto con un quesito: "Il mio compagno sta aspettando il vostro taxi da me prenotato, come mai non si è ancora presentato nessuno? Una voce femminile mi ha riferito che c’era stato un problema e il mezzo non poteva arrivare. La cosa assurda era sentire solo scuse senza soluzioni, era un continuo ’Ci dispiace, ma abbiamo avuto problemi’ e il mio sgomento si è trasformato in rabbia perché, nonostante io la chiedessi, non c’è stata una soluzione al problema, solo scuse. Non c’erano altri mezzi disponibili che potessero andare a prendere il mio compagno. Ho dovuto interrompere il mio corso, ed era il primo giorno, e andare io".

La donna non fatica ad ammettere di "essere furibonda: sottolineo il fatto che avevo prenotato dieci giorni prima e che avevo ritelefonato il giorno stesso per la conferma della speciale prenotazione: un taxi attrezzato per trasportare la carrozzina elettrica per la quale mi era stata assicurata la presenza – precisa –. E chiedo: ma se io anziché fare il corso a Castenaso ero a Milano o Roma o anche solo a Bologna, Puccio chi lo recuperava? Voglio comunque dire che il disagio si è verificato perché lui era là in mezzo alla zona artigianale, io ho dovuto perdere l’ultima parte del primo giorno di corso. Siamo nel 2023, in una ben civilizzata zona dell’Emilia-Romagna. Eppure, io che ho a disposizione servizi sociali, ausili, 104 e tutta la comprensione possibile di amici e colleghi, mi trovo a dover rinunciare a fette di spazi personali perché non c’è il servizio che pubblicizzato e descritto sul sito".