Disabili gravi, a Bologna con Dama si potenzia la rete per accoglierli e assisterli

Sono 300 le persone che ne stanno usufruendo. Bordon: “L’Accoglienza medica avanzata ‘esce’ dall’ospedale e arriva anche sul territorio”

Bologna, 2 ottobre 2023 – Una rinnovata rete di cura per i disabili gravi e gravissimi: questo l’obiettivo dell’azienda Usl di Bologna che ha pensato a un'assistenza dedicata e sempre più accessibile, in prossimità del domicilio e con personale formato anche dal punto di vista relazionale, per essere in grado di gestire possibili episodi di agitazione dei pazienti più fragili.

Bologna rilancia la rete di cura e assistenza dedicata alle persone disabili, in modo grave o gravissimo (Foto Dire)
Bologna rilancia la rete di cura e assistenza dedicata alle persone disabili, in modo grave o gravissimo (Foto Dire)

Nato oltre dieci anni fa, il percorso Dama, acronimo di Accoglienza medica avanzata per le persone disabili dalla nascita coinvolge circa 300 pazienti sul territorio bolognese e ora viene potenziato e allargato.

Bordon: “Esteso il percorso anche sul territorio”

"Agiamo sull'esperienza già consolidata in questi anni che ha visto come apripista l'equipe Odontoiatrica del Bellaria diretta dalla dottoressa Anna Maria Baietti - ha commentato il direttore generale dell'azienda Usl di Bologna, Paolo Bordon - e abbiamo esteso il percorso nato in ospedale anche sul territorio, dall'Appennino alla città di Bologna, usando le nostre centrali operative, con un approccio multiprofessionale e multidisciplinare”.

Nuova organizzazione Dama

La nuova organizzazione di Dama è centrata sul medico di medicina generale e sulla segnalazione che deve fare ai dodici Punti di coordinamento dell'assistenza primaria (Pcap), presenti nelle case di comunità dei diversi distretti. È poi l'infermiere del Pcap che si mette in contatto con la famiglia ad acquisire la visione globale del paziente e a indirizzarlo allo specialista, favorendo l'accorpamento di più prestazioni in un unico accesso ai servizi.

Vesco (Anffas): “Servizi che sappiano accogliere”

“Per i disabili gravi può essere un problema grandissimo fare anche solo un esame del sangue o un elettrocardiogramma - spiega il presidente di Anffas Bologna, Gaspare Vesco -. Sempre di più c'è bisogno di avere servizi che sappiano accogliere queste persone con attenzione e pazienza”.

Personale infermieristico formato ad hoc

L'azienda Usl ha già formato il personale infermieristico al nuovo percorso Dama: "Anche nei Cau (centri assistenza urgenza) - aggiunge Bordon - ci deve essere l'indicazione all'attivazione del percorso Dama per la presa in carico migliore di questi pazienti”.

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