REDAZIONE BOLOGNA

Disabili, una casa per ritrovare l’autonomia

Inaugurato in via Risorgimento il Condominio solidale dell’Unione dell’Appennino per restituire l’indipendenza alle persone in difficoltà

Inaugurato in via Risorgimento il Condominio solidale dell’Unione dell’Appennino per restituire l’indipendenza alle persone in difficoltà

Inaugurato in via Risorgimento il Condominio solidale dell’Unione dell’Appennino per restituire l’indipendenza alle persone in difficoltà

Una vita autonoma fuori dal nido per le persone in difficoltà e una speranza che non si spegne quando la famiglia di provenienza viene meno. E’ stata inaugurata a Marzabotto una struttura per permettere un’esistenza quotidiana indipendente alle persone con disabilità. E’ il Condominio solidale di via Risorgimento 13, varato nell’ambito del progetto dell’Unione dei Comuni dell’Appennino bologneseFragile a Chi?’, nel Piano Territoriale Integrato per la Gestione Innovativa dell’abitare nell’Appennino bolognese.

L’inaugurazione è il primo dei diciotto interventi, che coinvolgono l’intero territorio dell’Unione dell’Appennino, dell’iniziativa ’Fragile a Chi?’, che prevede la realizzazione di quasi 100 alloggi sociali, tra nuovi e riqualificati, oltre a servizi rivolti alla terza età e spazi per attività culturali e per l’accoglienza turistica. "Questa inaugurazione era molto attesa perché è un progetto che stiamo portando avanti da tempo – racconta la sindaca di Marzabotto e Presidente dell’Unione dei Comuni dell’Appennino bolognese, Valentina Cuppi –. I primi passi li abbiamo fatti insieme all’ex sindaco Romano Franchi e all’Associazione Passo Passo. Sarà una risposta per le diverse persone con disabilità grave che vogliono iniziare a vivere in maniera autonoma e indipendente: qui i servizi sono facilmente raggiungibili perché siamo nel centro del paese". Al taglio del nastro hanno partecipato anche il sindaco di Vergato Giuseppe Argentieri e quello di San Benedetto Val di Sambro Alessandro Santoni.

E’ stato possibile concretizzare l’ambizioso progetto grazie a differenti finanziamenti ottenuti, quali il ’Fondo per il Dopo di Noi’ della Regione Emilia-Romagna con la Legge n. 112 del 2016, il contributo della Fondazione Carisbo e le risorse, che hanno permesso di avviare il progetto, vinte dall’Unione dei Comuni dell’Appennino bolognese all’interno del Piano nazionale della qualità dell’abitare, con il sostegno e l’aiuto della Città Metropolitana di Bologna con risorse del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza nell’ambito della Missione 5 ’Coesione e inclusione’, componente 2, investimento 2.3, finanziato dall’Unione europea NextGeneretionEU.

r. p.