Bologna: disagio giovanile, boom di ricoveri

Nicoletta Gallignani Sabbioni è la coordinatrice del Progetto Itaca, in collaborazione con l’Ausl "Sono molto fragili e isolati tra di loro. Facciamo prevenzione coinvolgendo anche genitori e docenti"

Un momento del progetto all’interno della classe

Un momento del progetto all’interno della classe

Bologna, 20 marzo 2023 – Ansia, attacchi di panico, problemi alimentari, isolamento, autolesionismo. Sono i problemi che affliggono maggiormente i giovani che hanno partecipato al progetto Itaca Scuola che ha interessato circa 200 ragazzi degli istituti Belluzzi-Fioravanti, Laura Bassi e Leonardo Da Vinci. Al questionario finale dell’anno scolastico 2021-2022 ha partecipato l’88 per cento degli studenti e, oltre al disagio che emerge, dai dati si nota un altro aspetto che fa pensare.

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I dati del sondaggio

In caso di bisogno, se avvertono un disagio, gli studenti hanno risposto che si rivolgono "agli amici" nel 29 per cento dei casi, il 27 per cento ai "medici", mentre i genitori sono al terzo posto con il 26 per cento. Ragazzi che non hanno difficoltà a dire che in certi momenti si sentono "fragili": lo ammettono in 47 su cento, ma torna anche il grande tema della solitudine, evidenziato da 27 studenti su cento e un senso di inadeguatezza che investe 12 giovani su cento. Accanto a questi sentimenti negativi ne emergono, però, molti di positivi come la speranza, il senso dell’amicizia, la voglia di farcela e la gratitudine verso chi sta cercando di far capire loro cosa sia la salute mentale positiva.

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Un progetto, quello di Itaca, gratuito, fatto in collaborazione con il Dipartimento di salute mentale dell’Ausl di Bologna, e coordinato da Nicoletta Gallignani Sabbioni, Elisa Vico, coordinatrice e vice presidente del progetto e Angelo Fioritti, psichiatra e supervisore.

Un’idea, quello del progetto Itaca nelle scuole, che nasce da un’evidenza "che è sotto gli occhi di tutti – come afferma Gallignani Sabbioni – e cioè l’aumento del disagio mentale tra i giovani, con gli accessi ai Pronto soccorso cresciuti in modo considerevole. Il progetto Itaca nelle scuole è nato nel 2019 e quest’anno saremo in molti più istituti". Infatti l’iniziativa riguarda il liceo artistico Arcangeli, il Minghetti, il Galvani, gli istituti Laura Bassi e Leonardo Da Vinci per le classe seconde, terze e quarte con un numero di studenti partecipanti che arriverà a circa 750.

"Appena finito in una classe di chiedono di intervenire in un’altra – prosegue Gallignani Sabbioni – perché c’è la forte esigenza dei ragazzi di capire se si trovano di fronte a un disagio oppure a un disturbo mentale. Emerge sempre una incapacità di gestire qualcosa che non conoscono, ma il nostro ruolo è proprio questo: informare e fare un lavoro di prevenzione. I ragazzi sono sempre molto felici di sapere che c’è qualcuno che sta cercando di capirli perché sono molto isolati anche tra di loro". Accanto al lavoro fatto con gli studenti c’è quello con i genitori e che sono tenuti da specialisti della salute, psichiatra e volontari di Itaca per aiutare padri e madri ad affrontare le situazioni di fragilità e instabilità dei propri figli (qui la partecipazione è stata di 400 genitori, con incontri sia in presenza che on line). Naturalmente altro ruolo fondamentale è quello degli insegnanti: anche per loro sessioni formative per riconoscere i casi di reale sofferenza mentale degli studenti.

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