Disagio giovanile, studenti a confronto

Un incontro, al quale hanno partecipato anche le forze dell’ordine, che si prefigge di contrastare il fenomeno delle baby gang

Disagio giovanile, studenti  a confronto

Disagio giovanile, studenti a confronto

Sono gli stessi adolescenti che, a San Lazzaro, in un incontro pubblico al circolo Arci, si prefiggono di contrastare il disagio giovanile e le baby gang che, a livello locale, hanno colpito duramente nell’ultimo periodo. L’idea nasce dagli studenti dell’istituto tecnico Majorana. Quattrocento giovanissimi si sono riuniti presso la Sala Paradiso del circolo Arci di San Lazzaro con genitori, professori, istituzioni e mondo dell’imprenditoria, per parlare di disagio, di detenzione minorile , di recupero. Il Comitato dei genitori dell’Istituto Majorana, rappresentato dalla presidente Maria Di Palma - Funzionario del Ministero della Giustizia, ha proposto un evento che la Dirigente dell’Istituto, Patrizia Serafina Scerra e i docenti, hanno sostenuto. Presenti ospiti illustri tra cui il vicesindaco di San Lazzaro Benedetta Simon, l’assessore alla Sicurezza Sara Bonafè, e ancora il direttore della Casa Circondariale Dozza, la Direttrice dell’Ussm Antonella Matassa e Gianguido Naldi, amministratore delegato di Fare impresa in Dozza, che assieme alla Fondazione Aldini Valeriani, dà lavoro ai detenuti, aiutandoli a reinserirsi nel mondo del lavoro.

Attori principali i ragazzi, Chiara degli Esposti e Nicola Tassinari, rappresentanti di istituto, che hanno gestito due ore di emozioni, realtà, sofferenza, condivisione e ascolto, assieme ai loro coetanei che hanno raccontato la loro esperienza. Un segnale di speranza e ottimismo che solo i ragazzi sanno esprimere, di segno opposto alla cultura della baby gang.

"Il grande momento di riflessione e confronto che abbiamo vissuto, favorito dalla presenza di tanti ospiti, ha permesso ai noi ragazzi di assistere ad un’esperienza unica, che speriamo di avere la possibilità di rivivere negli anni a venire tramite il racconto della detenzione di tre giovani coetanei e della loro rinascita" dichiara la giovane Chiara Degli Esposti. "È stato molto interessante poter ascoltare l’esperienza diretta e senza filtri di ragazzi coetanei, che vivono una realtà che purtroppo viene sempre raccontata poco e di cui si conosce meno. Avere la possibilità di poter parlare con loro e ascoltare la loro storia e la loro voglia di riguadagnarsi una vita normale, che per noi spesso risulta scontata, è stato un onore - sottolinea il ‘collega’ Nicola Tassinari -. Penso anche che sia stata un’ottima occasione per tutti i ragazzi, soprattutto in questo momento storico, in cui la violenza è sempre più la protagonista della quotidianità, di comprendere veramente quanto non valga la pena, anche solo rischiare di perdere la cosa più importante che abbiamo: la libertà."

Zoe Pederzini

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